Perché chiediamo la tua adesione

È passato più di un anno dai fatti di Genova del luglio 2001. Tutte le inchieste della magistratura sono in corso. L'attenzione dei media è intermittente e spesso viziata da interessi di parte. Noi che eravamo a Genova chiediamo verità e giustizia, perché non abbiamo niente da nascondere e da oltre un anno ci battiamo per una corretta ricostruzione dei fatti. Crediamo che il lavoro dei magistrati debba continuare nella massima tranquillità e con il massimo di trasparenza. Perciò riteniamo importante che le persone che erano a Genova, i tanti testimoni dei fatti avvenuti per strada, nella scuola Diaz, nelle caserme del Forte San Giuliano e di Bolzaneto, nelle carceri, si organizzino e facciano sentire la loro voce. È importante che tengano alta l'attenzione sulle inchieste in corso, che svolgano in modo attivo l'opera di testimonianza e di denuncia, anche verso i media e l'opinione pubblica.

Per queste ragioni è nato il "Comitato verità e giustizia per Genova", fondato da un gruppo di testimoni dei fatti, da giornalisti, medici, sindacalisti e sostenuto dagli avvocati del Genoa Legal Forum. Il Presidente Onorario del Comitato è il giornalista Giulietto Chiesa. Siamo 12 persone che invitano tutti quelli che erano a Genova, a cominciare da quanti sono coinvolti nelle inchieste, ad aderire al Comitato, che ha due scopi principali:

  1. raccogliere e gestire fondi per le difese di coloro che sono rimaste vittime della repressione delle forze dell’ordine, sia come parti offese che come indagati, a Genova durante il G8

  2. informare sui fatti e sulle inchieste della magistratura

Nel luglio 2001 a Genova i diritti di cittadinanza sono stati ripetutamente calpestati: la società civile deve vigilare e operare affinchè sia fatta giustizia e siano respinte le troppe ricostruzioni di comodo diffuse in questi mesi. Il "Comitato verità e giustizia per Genova" vuole offrire uno strumento in più ai cittadini che hanno a cuore la verità storica, la qualità della nostra democrazia, il rispetto dei diritti individuali. Il Comitato si sta impegnando per costruire un sito Internet, in italiano e in inglese, che diffonda le informazioni anche verso i tanti stranieri che erano a Genova in quei giorni e sono tuttora sotto inchiesta da parte della magistratura italiana. Vogliamo appoggiare il lavoro degli avvocati, sostenere le vittime della repressione e farle sentire meno sole.

È importante che le adesioni al Comitato siano numerose, per dare forza a questa nuova voce.

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