Home Page

16.07.12

il manifesto Agnoletto: «De Gennaro arrogante e sfotte»

Agnoletto: «De Gennaro arrogante e sfotte»

«Le parole di De Gennaro sono opposte a quelle che ci si dovrebbe
aspettare da un uomo che ha giurato di servire le istituzioni e che oggi
rappresenta il governo; sono parole molto più simili a quelle di un
capobanda che, dopo aver subito una sconfitta, resta consapevole
dell'enorme potere di cui ancora dispone». Vittorio Agnoletto portavoce
del Social forum al G8 di Genova, commenta la dichiarazione del
sottosegretario De Gennaro. «Nelle parole dell'ex capo della polizia -
aggiunge - non c'è nemmeno l'ombra delle scuse che, se pur solo
formalmente, ha chiesto il suo successore Manganelli». «De Gennaro, con
arroganza rivendica ogni cosa e sfottendo i giudici osa addirittura
affermare, che tutto si è svolto secondo la Costituzione, lui che a Genova
nel 2001 era il capo della polizia e quindi il responsabile della gestione
dell'ordine pubblico».

«Nemmeno una critica - rileva Agnoletto - verso i dirigenti di polizia
condannati per reati estremamente gravi, ai quali va anzi la sua
solidarietà. La stessa solidarietà in nome della quale per undici anni i
vertici della polizia hanno cercato di impedire l'azione dei pubblici
ministeri e di bloccare i processi. Per tutti gli altri resta solo un
generico dolore; nemmeno un accenno alle vittime della violenza provocata
dai suoi sottoposti».

«In qualunque altro Paese europeo De Gennaro sarebbe stato sospeso
dall'incarico già nel 2001; è inaccettabile - conclude - che resti al
governo nel silenzio colpevole di tutto il parlamento».

*****

http://www.genova24.it/2012/07/sentenza-cassazione-diaz-agnoletto-parole-de-gennaro-simili-a-quelle-di-capobanda-35932/

Sentenza Cassazione Diaz, Agnoletto: “Parole De Gennaro simili a quelle di
capobanda”

“Nelle parole dell’ex capo della polizia non c’è nemmeno l’ombra delle
scuse che, se pur solo formalmente, ha chiesto il suo successore
Manganelli”. E’ uno stralcio del duro commento di Vittorio Agnoletto,
portavoce del Genoa Social Forum durante il G8 del 2001 a Genova, alle
dichiarazioni di Gianni De Gennaro rese note oggi a tre giorni di distanza
dalla sentenza della Cassazione che giovedì ha confermato le condanne per
i poliziotti coinvolti nel pestaggio alla Diaz.

“Le parole di De Gennaro sono opposte a quelle che ci si dovrebbe
aspettare da un uomo che ha giurato di servire le istituzioni e che oggi
rappresenta il governo – spiega Agnoletto – sono parole molto più simili a
quelle di un capobanda che, dopo aver subito una sconfitta, resta
consapevole dell’enorme potere di cui ancora dispone”.

De Gennaro, secondo Agnoletto “con arroganza rivendica ogni cosa e
sfottendo i giudici osa addirittura affermare, che tutto si è svolto
secondo la Costituzione, lui che a Genova nel 2001 era il capo della
polizia e quindi il responsabile della gestione dell’ordine pubblico”.

“Nemmeno una critica -rileva Agnoletto – verso i dirigenti di polizia
condannati per reati estremamente gravi, ai quali va anzi la sua
solidarietà. La stessa solidarietà in nome della quale per undici anni i
vertici della polizia hanno cercato di impedire l’azione dei pubblici
ministeri e di bloccare i
processi. Per tutti gli altri resta solo un generico dolore; nemmeno un
accenno alle vittime della violenza provocata dai suoi sottoposti”.

“In qualunque altro Paese europeo De Gennaro sarebbe stato sospeso
dall’incarico già nel 2001; è inaccettabile – conclude – che resti al
governo nel silenzio colpevole di tutto il parlamento”.

Redazione

.
.