19.11.03
Gratteri: Contro di me nessuna prova.
dal Lavoro - Repubblica
Gratteri: Contro di me nessuna prova.
Il super poliziotto:"Per le accuse le deduzioni non bastano"
Blitz alla Scuola Diaz, il numero 1 dell'antiterrorismo sentito per piu' di 4 ore daL PM
E' PACIFICA la differenza tra l'ipotesi di un fatto e la prova dello stesso. Invero, l'ipotesi non consente una corretta deduzione, diversamente dalla prova (è pacifico il principio secondo cui dal fatto noto si risalga al fatto ignoto)". Così argomenta Francesco Gratteri, capo dell'Antiterrorismo, uno dei poliziotti più noti e potenti, l'uomo che ha arrestato le nuove Brigate Rosse ma anche quello che rappresentava il Ministero dell'Interno nella sciagurata notte della Diaz. Le accuse si sostengono con le prove, le deduzioni non bastano: Gratteri lo ha scritto in una memoria e lo ha ribadito ieri nell'ufficio dei pm Enrico Zucca, - accompato dall'avvocato Luigi Li Gotti che per inciso è tra píù presti giosi d'Italia. Un Interrogatorio che il super-poliziotto ha fortissimamente voluto, al termine, delle indagini preliminari. E' dal quale in cuor suo sperava di trarre una qualche traccia circa appunto le prove a suo carico, l'impalcatura di quelle accuse - falso, calunnia - che stringendo lo indicano come la mente del compendio probatorio-costruito ad hoc a carico dei 93 arrestati per "giustificare" violenze e manette Raggiunto il nono piano del tribunale alle 11 in punto, Gratteri e Li Gotti se in sono andati poco piu' di quattro ore dopo "Ci siamo guardati in faccia e basta", ha sorriso il legale lasciando la Procura. Poi, facendosi serio: "Ci aspettavamo di conoscere delle prove concrete a nostro carico, ci siamo sentiti rispondere sulla base di deduzioni logiche. Ma le deduzioni sono sufficienti a sostenere e un'accusa? Evidentemente la pensiamo in maniera diversa". E così, spiega, non è rimasto che guardarsi in faccia. Perché tra i quattro (all'appuntamento era presente anche il pm Francesco Cardona Albini), gli argomenti si erano esauriti, "Non rimanevano che alcune disquisizioni di diritto", taglia corto LI Gotti.
Se ti ragionamento non fauna piega - ipotesi, prova - resta da riflettere sulla successiva mossa intrapresa da Francesco Gratteri. Che questa mattina seguirà le orme di altri funzionari indagati, chiedendo la trasmissione degli atti dell'inchiesta a Torino. Sara' l'avvocato Giuseppe Maria Gallo, che difende anche il carabiniere Mario Placanica, a consegnare nelle mani del procuratore Francesco malia la richiesta ufficiale. Per Gratterl valgono le stesse considerazioni espresse per Giovannl Luperi, Il suo braccio destro, e un terzo superpo-liziotto, Gilberto Caldarozzi: e cioè che si cerchi d'azzeccare -un garbuglio, aggrappandosi ad una belinata-Spartaco Mortola, l'uomo che fece il nome del pm Francesco Pinto rimangiandoselo subito, l'ha definita così -per dribblare un pool di magistrati scomodi. Ma se non c'e' nulla da temere, se le accuse non si fondano su prove concrete: perché mal prodursi in un mezzo
equlibrismo per allontanarsi il piu' possibile da Genova? Non sara' mica l'anticamera del legittimo sospetto, come qualcuno maligna? E ancora: davvero il pool G8 fonda le sue accuse su semplici deduzioni? Dagli elementi raccolti, a margine dell'inchiesta perché è impossibile sapere quali assi abbiano in mano i magistrati, ed è comprensibile che non li vogliano mostrare prima del processo , sembra di capire che in quei giorni di luglio 2001, Gratteri, Superi e il
questore Lorenzo Murgolo fossero ai vertici di un meccanismo gerarchizzato perfettamente funzionante. In questo senso le dichiarazioni dell'allora questore Francesco Colucci, del prefetto Ansoino Andreassi e del prefetto ispettore Pippo Micalizio - autore di una severissima inchiesta interna- non lasciano molti dubbi. Ogni decisione passava inesorabilmente per una scala gerarchica dominata anche dal tre sotto accusa. Testimonianze e filmati lo proverebbero. Può bastare? Certamente no, insiste Gratteri: che ricorda di non aver firmato i verbali di arresto, di essere arrivato alla Diaz ad ~ione avvenuta, di non aver partecipato alla perquisizione, di non aver partecipato alla ideazione o stesura di alcuno degli atti di polizia giudiziaria. Ma allora quale fu, la notte della Diaz, il ruolo del piu' importante dei poliziotti presenti?