07.04.04
secoloxix G8, proiettato in aula il film choc
secolo xix
G8, proiettato in aula il film choc degli assalti e delle devastazioni
Al processo a 25 black bloc va in scena il "dvd" dei pm. Nelle immagini anche il furto di un mitra
Genova Una camionetta delle forze dell'ordine che si ferma in panne nel bel mezzo della manifestazione. Tra fumogeni, cassonetti infuocati, manifestanti all'attacco. I carabinieri che scendono e si allontanano di corsa: qualcuno si trascina dietro un borsone che sicuramente conteneva armi. Ma una mitraglietta Fal rimane all'interno della camionetta e un manifestante con al collo una sciarpa rossa, l'afferra e se la porta via.
Questa una delle scene che ha provocato maggiori reazioni durante la visione di due dvd, ieri mattina, nell'aula bunker. Era in corso la sesta udienza del processo ai 25 no global accusati di devastazioni e saccheggio durante il G8 genovese del luglio del 2001. In altre sequenze è stata riproposta la morte di Carlo Giuliani: il corteo che arriva in piazza Alimonda, il defender che si blocca davanti ai cassonetti, lo sparo che parte e subito il flash viene evidenziato con un circoletto rosso mentre si sente un urlo straziante: "Oddio nooo". E poi disperazione, concitazione.
Giuliani si era già visto in alcune immagini precedenti mentre con altri due o tre manifestanti, in via Dassori sposta, facendola rotolare sulla base, una campana verde abbattuta: uno dei contenitori per il riciclaggio del vetro. E guardando il filmato, molti in aula, si sono chiesti, se davvero i cassonetti erano stati tolti: se ne vede una quantità innumerevoli, abbattuti, incendiati. Spinti di qua e di là come birilli per organizzare velocemente barriere e protezioni. E in effetti erano stati tolti, ma soltanto dalle strade in cui era previsto il passaggio di cortei.
Le immagini si sono succedute per oltre due ore, davanti al tribunale presieduto da Marco Devoto, agli avvocati della difesa e della parte civile e pochi, pochissimi imputati. Immancabili, tra il pubblico formato da una manciata di persone, i genitori di Giuliani. I filmati fanno parte delle prove prodotte dalla pubblica accusa Anna Canepa e Andrea Canciani. Sono immagini diverse da quelle che dopo i fatti sono state ripetutamente trasmesse dalle tv, dove si vedevano gli attacchi degli uomini in divisa. Nei filmati in aula in primo piano sono apparse le devastazioni compiute in piazza: le vetrine di banche e negozi infrante a suon di sprangate, le auto incendiate e rovesciate, l'esercito dei no global con i tamburi, le bandiere nere che si dirigono verso i cortei dei pacifisti al grido "sono fascisti". L'assalto a un supermercato con il saccheggio di confezioni di cibo lanciate poi per strada.
Filmati montati con un buon effetto televisivo da addetto ai lavori dall'ispettore dei vigili Vittorio Corda. Le scene di devastazione sono state spesso intervallate da fotografie proposte una dopo l'altra in dissolvenza. Campo e controcampo, come in un film vero. La visione dei dvd è iniziata soltanto dieci minuti prima delle 13 di ieri: prima, per oltre tre ore, si sono succedute le eccezioni presentate dagli avvocati della difesa: hanno tutti contestato la proiezione dei filmati sostenendo che non potevano essere considerati atti processuali.
«Si tratta di un'elaborazione eseguita su ordinazione della pubblica accusa - è intervenuto l'avvocato Menzione del foro di Massa - Come può essere considerato un documento? Sono stati girati 9 film e scritti 12 romanzi sul G8 genovese: allora dovrebbero essere acquisiti tutti». L'avvocato Roberto Lamma del Foro della Spezia ha incalzato: «Qui si cerca l'espediente artistico: si vuol fare un film nel film sullo stile di Antonioni, Tornatore, Godard e Truffault, con l'intenzione di sottolineare un messaggio emozionale e non l'obiettività dei fatti».
Da parte loro Canepa e Canciani hanno sottolineato che tutti i fatti del G8 sono stati ripresi e, per una volta, si riesce a svolgere un processo alla luce del sole. Hanno aggiunto che non si tratta di un montaggio strumentale: i filmati nella loro completezza sono a disposizione di chi desideri vederli. Verso le 11 i giudici si sono ritirati in camera di consiglio e dopo un'ora e mezza hanno respinto le istanze dei difensori ammettendo la visione dei dvd prodotti dall'accusa. Nell'ordinanza è spiegato che «Si tratta di un'attività di polizia giudiziaria che sarà valutata dal Tribunale per la sua valenza probatoria». Martedì prossimo sarà visionato l'ultimo dvd con i fatti accaduti il 21 luglio.
Elisabetta Vassallo