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11.10.03

Secolo xix: manipolazione sulla deposizione del non global

Un verbo passa dall ?imperfetto al futuro.Chiusa l ?inchiesta sulle violenze
alla Diaz e a Bolzaneto

G8,scontro fra giudici e polizia

«Tradotte male le accuse del no global tedesco al Social Forum »
Genova.Dopo due anni di indagini è stata chiusa l ?inchiesta sulle violenze all ?interno della Diaz e della caserma di Bolzaneto durante il G8.E le polemiche fervono su tutti i fronti.Ieri al nono piano di Palazzo di giustizia dove hanno sede gli uffici dei pm che hanno concluso l ?inchiesta,si registrava nervosismo.Da Roma era giunta notizia che il capo della polizia De Gennaro aveva deciso di ?blindare ? i poliziotti inquisiti:«Resteranno al loro posto anche in caso
di processo ».
Secondo il pool di magistrati che hanno siglato le centinaia di fascicoli dell ?inchiesta, la polizia starebbe strumentalizzando alcune deposizioni a proprio vantaggio.Si tratta soprattutto di deposizioni di ragazzi stranieri giunti a Genova per partecipare alla manifestazione e poi picchiati a sangue.Insomma,sottolineano i procuratori:si stanno usando le dichiarazioni della vittime per
stravolgerne l ?effetto.Ad accendere ancora di più le polemiche il mega servizio pubblicato da Panorama sulle dichiarazioni del no global tedesco Georg Burringhaus.Il giovane,secondo il settimanale,avrebbe detto che i ?Black line ? erano disposti alla violenza.«Ho sentito dire ? si legge nella trascrizione del suo interrogatorio ? che questo gruppo avrebbe frantumato le vetrine di al-
cune banche e che avrebbe commesso altri tipi di devastazioni ».Questa la frase che dovrebbe dimostrare i collegamenti e le coperture che le tute nere avrebbero avuto a Genova.
Per i magistrati inquirenti la traduzione dal tedesco non è stata resa nei termini giusti.Il giovane avrebbe detto:«Ho sentito dire che i Black line avevano fratumato le vetrine e avevano commesso...».Il tempo di un verbo che può cambiare il significato dell ?affermazione:non il programma,il disegno ben definito di devastare,distruggere;ma un atto già compiuto,che non è det-
to fosse organizzato.Leggendo le numerosissime deposizioni,vi sono passaggi che fanno venire la pelle d ?oca.Il giovane tedesco,ad esempio,ha avuto il naso fratturato e ancora oggi,a distanza di due anni deve sottoposrsi a un nuovo intervento chirurgico.
Eppure,lamentano in procura,di fronte a un racconto così raccapricciante c ?è chi
va a cogliere una frase mal tradotta,per usarla a proprio beneficio.I magistrati fanno poi l ?esempio della deposizione di Morgan Katherine Hager,americana che,sotto giuramento ha raccontato:«Mi trovavo nella scuola.Stavo dormendo nel mio sacco a pelo.Ad un tratto ho sentito un gran fragore e ho visto tutti i ragazzi mettersi in ginocchio con le mani alzate.Dopo poco sono entrati gli agenti:5 o 7 non ricordo.Erano vestiti di nero,con giubotti antiproiettile,il
capo coperto da caschi con visiere.Uno di loro mi è venuto accanto e mi ha dato un calcio in testa,facendomi cadere.Un altro ha iniziato a colpirmi dappertutto col manganello.C ?era tanto sangue ovunque.Accanto a me un uomo con un braccio fratturato in modo molto grave:il suo troncone d ?osso faceva pressione sulla pelle e lui soffriva molto.Un altro aveva la testa sanguinante e a tratti perdeva coscienza...».
Il racconto va avanti con altre testimonianze agghiaccianti.Alla ragazza,traspor-
tata al San Martino,vennero riscontrate tre fratture alla mano destra e la frattura delle costole.Ebbene che cosa dicono i magistrati:che di un racconto di questo tipo e di tale tenore,l ?unico passaggio messo in rilievo dalla polizia è stato:«La scuola era stata adibita ad infermeria e dotata di infermieri ».

Elisabetta Vassallo

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