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22.01.04

Secolo xix: l'opposizione: indaghi il parlamento

L'opposizione: indaghi il Parlamento Il viceministro Vietti: denunce gravi

GenovaLa notizia degli agenti di polizia penitenziaria "pentiti" ha suscitato numerose reazioni. Se il Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) esprime massima fiducia nell'operato della magistratura, ma si chiede perché i due hanno parlato solo ora che l'inchiesta dei pm genovesi stava per chiudersi, vari deputati del centro sinistra colgono l'occasione per rinnovare la richiesta di una Commissione d'inchiesta parlamentare sul G8 e chiedono garanzie per gli agenti.
«Mi chiedo perché non le abbiano denunciate subito, quelle violenze - afferma Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del Sappe - Cosa hanno fatto per imperdirle, perché non le hanno segnalate al funzionario del Dap che coordinava l'attività della Polizia Penitenziaria, il magistrato Alfonso Sabella?»
Il vicepresidente della commissione Giustizia della Camera, il Verde Paolo Cento, il vicepresidente del gruppo di Rifondazione comunista alla Camera, Graziella Mascia, e il capogruppo dei Ds nella Commissione Affari costituzionali, Carlo Leoni, tornano a chiedere la Commissione parlamentare d'inchiesta «che il centrodestra - afferma Leoni - ha sempre ostacolato e che può finalmente ricostruire la verità che serve alla giustizia e alla democrazia italiana».
«Apprezzo il coraggio e la lealtà con cui i due agenti si sono schierati a sostegno della verità - afferma Cento - Ora il ministro dell'Interno garantisca che queste persone non subiscano ritorsioni e che non si ripeta quanto accaduto al giovane Matteo Federici, espulso dalla polizia perché aveva detto cosa pensava dei fatti di Genova». «Ora sono sempre più evidenti - ha detto Mascia - i motivi che portano alla richiesta di una Commissione d'inchiesta parlamentare, che disponga dei poteri propri della magistratura».
Il deputato della Margherita Roberto Giachetti esorta: «Si proceda a tutto campo per arrivare alla verità, incoraggiando chi non ha scelto la strada dell'omertà. Le nostre preoccupazioni di allora, cioè che fossero stati compiuti atti illegittimi, oggi trovano una clamorosa conferma».
E il sottosegretario alla giustizia Michele Vietti ha affermato che «Se sono veri, i fatti raccontati dai due pentiti della polizia penitenziaria, su quanto accadde durante il G8 nella caserma genovese di Bolzaneto, sono gravi e preoccupanti. Ovviamente bisogna attendere le valutazioni che la magistratura genovese ha in corso. Tutto questo però non cambia la valutazione politica di quegli eventi in cui si fronteggiarono manifestanti violenti da un lato e tutori delle forze dell'ordine dall'altro».


22/01/2004

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