15.10.05
Secolo xix L'aula bunker riapre per il processo del G8
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L'aula-bunker riapre per il processo del G8
GIUSTIZIA Da novembre ospiterà il maxi procedimento
Dai primi di novembre l'aula bunker sarà a disposizione dei mega
processi riguardanti le violenze e gli abusi messi in atto durante il G8
genovese. La presa di posizione del procuratore aggiunto Mario Morisani,
anche a nome degli altri due pm Patrizia Petruziello e Vittorio Raineri
Miniati, espressa mercoledì scorso, durante l'apertura del processo -
subito rinviato - sui fatti accaduti a Bolzaneto, sembra aver avuto i
primi frutti. A lamentare la situazione incivile in cui gli addetti a
lavori erano costretti ad operare, in un'aula di dimensioni
assolutamente inadeguate, sono stati anche gli avvocati, circa un
centinaio, che non avevano neppure lo spazio per posare le loro carte.
Il processo con 45 imputati, circa 260 parti civili costituite, e oltre
600 testimoni non ha trovato pronta l'aula bunker, l'unica di dimensioni
tali da poter ospitare i grandi processi, perchè chiusa per lavori.
Lavori che dovevano essere ultimati, alla fine dell'estate ma che si
sono protratti più del previsto. L'ampio locale, era stato detto,
sarebbe stata disponibile soltando i primi di gennaio. Il pm Morisani
aveva allora porposto di trovare una struttura esterna, ma poi ieri si è
saputo che i tempi di conclusione della ristrutturazione, si erano
magicamente ristretti. Il 26 ottobre sarà possibile trasferire
l'archivio con i numerosissimi fascicoli nel pianno sotteraneo - giusto
sotto la mega-aula - e per i primi di novembre, la stessa sarà
accessibile magari solo parzialmente e probabilmente non completamente
ultimata. La notizia è stata resa nota ieri mattina in aula nel corso di
un altro procceso riguardante il G8, quello ai 28 poliziotti accusati di
falso, calunnia e concorso in lesioni gravi per l'irruzione nella scuola
Diaz durante il luglio 2001. Anche in quest'occasione gli addetti ai
lavori hanno lamentato l'affollamento dell'aula d'Assisi, scelta
provvisoriamente, di simensioni assolutamente inadeguate a quel tipo di
processo, che tra l'altro, come gli altri che riguardando i fatti del G8
genovese, richiamamo sempre l'interesse di molte persone che raggiungono
numerose palazzo di giustizia per assistere ai dibattimenti.
Con l'aula bunker a disposizione, certamente sarà possibile lavorare in
modo più confortevole. Anche se, visto che i tre processi più importanti
si svolgeranno in contemporaneità, una sola aula di gradi dimensioni non
risolve tutti i problemi. Il martedì si svolgerà il procedimento contro
i 25 no-global accusati di devastazioni, il mercoledì e il giovedì, sono
state fissate le udienze per gli abusi nella caserma di Bolzaneto dove
sono imputate 45 persone tra poliziotti, carabinieri, guardie carcerarie
e medici. Mentre le udienze per l'irruzione nella scuola Diaz saranno
per ora fissate di volta in volta, tranne le prime per le quali è stato
fatto un piccolo calendario. E' necessario valutare le disponibilità sia
dell'aula, sia degli avvocati: molti legali di parte civile, infatti,
rappresentano parti lese in tutti e due i processi. Il dibattimento
riguardante la caserma di Bolzaneto è stato rinviato al 3 novembre,
mentre quello riguardante la scuola Diaz è stato rinviato al 2 novembre.
Ieri mattina, durante quest'ultimo, il tribunale ha deciso di riunire la
tranche a carico del vicequestore Massimiliano Di Bernardini. La sua
posizione era stata stralciata perchè Di Bernardini era rimasto
gravemente ferito in un incidente stradale. Ora si è rimesso e le sue
condizioni gli permettono di partecipare al processo. I giudici hanno
poi proceduto, non senza difficoltà e tensione con i legali della
difesa, ha indicare le prime date in cui si dovrebbero svolgere le
udienze: il 2, il 9, il 16 e il 23 novembre.
Elisabetta Vassallo
15/10/2005