04.04.06
Secolo xix: G8-Bolzaneto reporter picchiato depone in lacrime
I ricordi mandano in crisi il teste
G8-Bolzaneto reporter picchiato depone in lacrime
Genova. Momenti di commozione ieri mattina in aula durante lâ??udienza sulle
violenze allâ??interno della caserma di Bolzaneto durante il G8 genovese. Un
teste, un fotoreporter, raccontando quanto si era trovato a vivere nelle
calde giornate del luglio del 2001, si è messo a singhiozzare. Tanto che
non riusciva più a parlare. Uno stato dâ??animo dovuto proprio al ricordo di
come era stato trattato: a fargli male ancora oggi, più che il pensiero
del dolore fisico, è stato quello di sentirsi impotente davanti alla
prepotenza, almeno questo è quanto il teste ha spiegato ai giudici.
Alfonso Di Munno, 31 anni, free lance di Cosenza, ha raccontato di essere
stato insultato e picchiato allâ??interno della caserma. Non riusciva a
dominare i singhiozzi, così il presidente del tribunale - per farlo
calmare - ha sospeso lâ??udienza per una decina di minuti. Il giovane ha
raccontato che mentre si trovava in cella ha avuto un malore, causato dal
forte dolore che sentiva a un piede: gli era stato rotto durante una
carica delle forze dellâ??ordine alla Foce. Inoltre ha detto che, mentre era
in cella, i poliziotti spruzzavano uno spray urticante ai giovani
detenuti. Giunto in infermeria Di Munno ha spiegato di essere stato
visitato da un medico: «Anche quel tipo mi ha riempito di insulti, invece
di essermi di conforto. Poi ha ordinato che fossi portato in ospedale,
dove i medici mi hanno diagnosticato la frattura del piede destro». Il
fotoreporter ha raccontato che quando lo riportarono a Bolzaneto câ??era
stata unâ??altra dose di insulti e alcuni agenti, vedendolo col piede
steccato, lo avevano colpito schernendolo: «Ora ti rompiamo anche
lâ??altro». Alfonso Di Munno, dopo essersi un poâ?? calmato, ha continuato il
suo racconto e ha detto che quando venne arrestato, i poliziotti gli
fecero a pezzi la macchina fotografica, una Nikon che era il suo strumento
di lavoro, e gli sequestrarono tutto il materiale che aveva con sé, tra
cui una ventina di rullini scattati durante le manifestazioni del G8. Ha
parlato poi di un suo compagno di cella, Angelo Passiatore, che era stato
picchiato selvaggiamente, gli avevano quasi staccato un orecchio â?? ha
detto â?? e aveva segni di manganellate in tutto il corpo. Il giovane venne
poi trasferito nel carcere di Alessandria dove ha raccontato che, tra i
detenuti, aveva visto un ragazzo di Roma, un naziskin conosciuto col nome
di â??Orcaâ??. Disse che però lâ??esponente di estrema destra venne subito
scarcerato. Il teste è assistito dallâ??avvocato Raffaella Multedo.
El. V.