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04.12.08

secolo xix G8: «Per Canterini condanna simbolica»


secolo xix

G8: «Per Canterini condanna simbolica»
i fatti di genova
È la richiesta del pm nei confronti del funzionario di polizia che usò
spray urticante contro i manifestanti
04/12/2008
GENOVA. Per Vincenzo Canterini - il funzionario che i giudici di Genova
hanno considerato tra i principali responsabili dei pestaggi alla scuola
Diaz durante il G8 - è stata chiesta una nuova condanna, «simbolica» e per
un altro episodio: l'utilizzo di spray urticante nei confronti di alcuni
manifestanti, sempre nei giorni del supervertice. Nel frattempo è stato
assolto dall'accusa di aver lanciato molotov il dimostrante francese
Albert Laval. Con un colpo di scena: nel decretare la sua innocenza, i
magistrati hanno chiesto di aprire una nuova inchiesta sui poliziotti che
lo arrestarono, profilando i reati di falso e calunnia. E si tratta di due
agenti, Fabrizio Ledoti e Pietro Stranieri, anch'essi recentemente
condannati con l'accusa di lesioni per aver preso parte all'irruzione
nella Diaz.
I processi sui fatti del luglio 2001 sembrano insomma non finire mai e
ieri - dopo che nei giorni scorsi erano state depositate le motivazioni
del pronunciamento sugli abusi nella caserma di Bolzaneto (15 condanne e
30 assoluzioni) - si sono registrati altri aggiornamenti, su fronti
ritenuti "minori".
Il processo-bis a Canterini è focalizzato sui comportamenti nella
mattinata del 21 luglio 2001, quando avrebbe spruzzato la sostanza
urticante negli occhi di più persone in corso Buenos Aires, nel levante
cittadino. A sua difesa l'ex capo del Nucleo antisommossa di Roma ha
sostenuto di aver chiesto alle "vittime" di allontanarsi e, poiché non lo

facevano, di aver solo agitato la bomboletta per convincerli. Durante la
requisitoria, il pubblico ministero Francesco Cardona Albini ha ribadito
che «utilizzare lo spray in quel contesto» era stato, da parte del
poliziotto, «un comportamento estemporaneo, doloso, arbitrario: non si
trattava di gente armata - ha insistito - di black-bloc o di esagitati,
bensì di avvocati. E proprio perché avvocati, sono stati allontanati in
quel modo. Non c'è altra spiegazione». Perciò la richiesta, sei mesi di
reclusione appunto: «Una pena simbolica, soprattutto un'affermazione di
principio».
Diverso il caso dell'assoluzione per il manifestante francese: il giudice
ha accolto nei fatti la richiesta del pubblico ministero Ranieri Miniati
che, oltre a ribadire la non colpevolezza di Laval, aveva ipotizzato un
comportamento scorretto da parte dei poliziotti che lo fermarono, cui nomi
potrebbero essere iscritti a breve sul registro degli indagati.
Il profilo giudiziario continua inoltre ad alternarsi a quello politico.
Oggi il senatore Roberto Della Seta, capogruppo del Pd in commissione
Ambiente, presenterà in conferenza stampa il disegno di legge per
l'istituzione d'una commissione d'inchiesta sul G8.
Il ddl è stato sottoscritto dai senatori del Pd Felice Casson, Silvana
Amati, Gerardo D'Ambrosio, Roberto Di Giovan Paolo, Rita Ghedini, Paolo
Nerozzi, Achille Passoni, Vincenzo Vita, Marco Perduca, Donatella Poretti
e da Oskar Peterlini delle Autonomie. E però fino ad oggi, ogni proposta
in materia è rimasta lettera morta.
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