06.10.07
secolo xix G8, dopo l'esposto sui costi botta e risposta procura-difesa
secolo xix
G8, dopo l'esposto sui costi botta e risposta procura-difesa
«perizie troppo care»
La segnalazione finirà alla Corte dei Conti assicura il capo dei pm,
mentre uno dei legali ora tenta di smarcarsi: nessun attacco
06/10/2007
GENOVA. L'esposto sulle spese eccessive nelle consulenze per i processi
del G8 è«fuori tempo e pretestuoso», secondo il procuratore capo di
Genova, Francesco Lalla. Tuttavia, sarà inviato alla Corte dei Conti. Nel
frattempo, uno degli avvocati indicati come firmatario del documento
(Maurizio Mascia, che ieri ha ribadito di aver soltanto «autenticato» la
firma di un suo assistito, senza voler effettuare alcun attacco
«strumentale») replica alle dichiarazioni dello stesso Lalla tirando in
ballo un altro «e ben più delicato esposto» sul quale da mesi nessuno ha
il coraggio di pronunciarsi. E nel quale sarebbero denunciate pressioni su
un teste da parte degli inquirenti.
A Genova, non si placa la polemica sulla gestione dei procedimenti per i
fatti del luglio 2001. L'altro ieri era stata presentata al capo dei pm,
Lalla, una memoria riepilogativa sulle liquidazioni dei compensi di
consulenti e su altre spese sostenute dalla procura durante le indagini
preliminari, evidenziando incongruità e atipicità in molte voci. Gli
avvocati di alcuni funzionari di polizia sott'accusa per i pestaggi alla
Diaz spiegavano di voler evitare un eventuale aggravio di spese non
dovute, a carico dei loro assistiti o dell'erario. Ieri Lalla, in un
incontro con la stampa tenuto insieme ai procuratori aggiunti Mario
Morisani e Franco Cozzi, ha criticato duramente l'iniziativa, etichettata
come «tentativo di fare pressione nei confronti di un pm (nel caso
specifico Enrico Zucca, ndr) impegnato nel processo».
Il procuratore capo ha inoltre messo l'accento sul fatto che il dossier
sia stato presentato a quattro anni dalla chiusura delle indagini
preliminari. E che le parti, essendo venute (a suo tempo) a conoscenza
delle liquidazioni delle spese in questione, avrebbero potuto fare subito
opposizione. «Sorpreso, amareggiato e sconcertato», Lalla ha annunciato
che comunque, per tranquillità e trasparenza, trasmetterà il materiale
alla Corte dei Conti.
Nel frattempo, durante la requisitoria dei pm, Andrea Canciani e Anna
Canepa, al processo sulle violenze di strada, è stato ribadito come «le
tute bianche fossero tutt'altro che pacifisti». Nel corso di un'udienza
nel procedimento per gli abusi nella caserma di Bolzaneto, invece, un
sovrintendente della polizia penitenziaria, Egidio Nurchis, ha dichiarato
di non essersi accorto che i moduli di primo ingresso per gli arrestati
fossero precompilati.