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18.06.04

secolo xix

G8, il Comune a due poliziotti «Risarcite i danni della Pascoli»
Il sindaco, parte civile al processo per la devastazione di una scuola, offre ospitalità ai testimoni no global: l'opposizione protesta


Genova Il comune di Genova ha deciso di costituirsi parte civile nel processo sui fatti accaduti alla scuola Diaz durante il G8. Ma lo farà solo se il legale che ha incaricato, l'avvocato Cesare Manzitti, riterrà di poter sostenere la legittimità dell'atto. Come noto, infatti, qualche mese fa il tribunale genovese ha respinto l'ammissibilità della richiesta di costituirsi parte civile nel processo contro i black block. Questa volta Palazzo Tursi chiederà il risarcimento dei danni a due poliziotti, ritenuti responsabili di aver distrutto alcuni computer di proprietà dell'amministrazione comunale durante l'irruzione nella scuola Pascoli, dove era allestito il centro stampa, di fronte al Diaz.
Ieri, la giunta ha votato la delibera. Adesso tocca all'avvocato Manzitti studiare la pratica. Tursi ha deciso di non chiedere il risarcimento dei danni "morali" subiti, ritenendo che questo episodio non abbia danneggiato l'immagine della città.
«La nostra decisione, così come l'altra volta - ha spiegato il sindaco, Giuseppe Pericu - è quella di costituirci parte civile, sempre che il nostro legale ritenga ammissibile la richiesta. Chiediamo "il ristoro dei danni" subiti». Un punto delicato, sul quale ci sono due scuole di pensiero. Il Comune di Genova ha infatti già ottenuto dal governo il risarcimento dei danni subiti in quei giorni. Alla luce di questo fatto c'è chi sostiene che il risarcimento ottenuto annulli la possibilità di chiedere il risarcimento dei danni ai responsabili, ma c'è anche chi sostiene che il Comune debba costituirsi parte civile e, una volta ottenuto "il ristoro dei danni", debba restituire i soldi al governo.
Ma ieri la giunta guidata da Pericu ha anche deciso di garantire l'ospitalità ai manifestanti che nel processo risultano parti lese. In tutto una decina, forse una quindicina di persone: «Riteniamo - ha detto il sindaco - che si debba garantire la giusta ospitalità a chi in quei giorni venne a Genova per manifestare e adesso si è trovato parte lesa nei processi della procura». Da definire nel dettaglio quale genere di ospitalità il Comune vorrà assicurare.
Quest'ultima decisione ha scatenato la reazione di Forza Italia. «Non so se sperare - ha scritto in una nota Lorenzo Zito, capogruppo di Forza Italia - che la costituzione di parte civile, decisa da Pericu contro i poliziotti colpevoli di danneggiamento di due computer nella scuola Diaz sia affetta, come quella precedente nei confronti dei black block che avevano messo a ferro e fuoco la città, da vizi che determinino la nullità. Trovo invece assolutamente fuori luogo l'offerta di accoglienza che il Comune offrirà alle parti lese che verranno da altre città per partecipare al processo contro i poliziotti all'udienza per le indagini preliminari. Se Pericu vuole essere generoso nei confronti delle parti lese, provveda con mezzi propri e non con quelli del Comune. La generosità con i soldi degli altri non è una virtù propriamente genovese».

Claudio Caviglia

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