04.11.05
Secolo xi: G8 un enorme pasticcio senza aule e avvocati
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Processi G8 Un enorme pasticcio senza aule e senza avvocati
Genova «E' stato calcolato che questo processo costerà allo Stato almeno
sei milioni di euro. Basta fare i calcoli: le udienze previste sono almeno
trecento e le parti civili, quasi tutte rappresentate da avvocati in
gratuito patrocinio, sono più o meno 150. Sei milioni di euro
assolutamente buttati via: perché questo processo finirà in prescrizione».
Sono parole molto pesanti quelle espresse ieri dall'avvocato Sandro
Vaccaro, alla conclusione della prima udienza del procedimento dove vi
sono 45 imputati tra poliziotti, carabinieri, guardie carcerarie e medici
che devono rispondere per le violenze subite dai giovani manifestanti
detenuti nella caserma di Bolzaneto durante il G8 del luglio 2001. Un
intervento duro, quello del legale, giunto tra il disappunto dei suoi
colleghi quando è emerso che il calendario delle successive udienze del
processo sarà molte volte coincidente con gli altri due procedimenti sui
fatti del G8: quello sulla violenta irruzione nella scuola Diaz (imputati
29 rappresentanti delle forze dell'ordine) e quello ai 24 no-global che
devono rispondere delle devastazioni. Quasi tutti gli avvocati presenti in
aula, infatti, sono difensori anche negli altri processi e non potranno
certamente presenziare in aule diverse. A proposito di aule: questo è un
altro problema che era stato sollevato lo scorso 11 ottobre dal
procuratore aggiunto Mario Morisani: «Impensabile - aveva detto - ospitare
un procedimento con 45 imputati, 290 parti offese e 600 testimoni
nell'aula d'Assise: uno spazio assolutamente inadeguato». Il fatto è che
l'aula bunker, l'unica in grado di ospitare grossi dibattimenti, è ancora
inagibile per i lavori di ristrutturazione. O almeno è agibile a
singhiozzo: per esempio martedì scorso è stata aperta per ospitare la
prima udienza del processo sui fatti della Diaz, ma poi è stata di nuovo
chiusa e ieri, per Bolzaneto, si è ritornati in aula d'Assise. «Ma è noto
- ha tuonato ancora in aula l'avvocato Vaccaro - che dall'11 novembre
anche quest'aula non sarà disponibile: ospiterà il processo sull'omicidio
di Luciano Gaglianò». Insomma processi che si intrecciano e aule che non
ci sono: il presidente del collegio giudicante Renato Delucchi ha
annunciato che si rivolgerà ai vertici del tribunale. Tutti si chiedono
che cosa si potrà fare in questo enorme pasticcio che svilisce il lavoro
della giustizia, se non risolverlo con rinvii su rinvii, mentre la
prescrizione si avvicina giorno dopo giorno. Sul problema dell'aula,
recentemente, era intervenuta la sezione ligure dell'Anm e, di rimbalzo
l'altro ieri anche i vertici nazionali dell'Associazione magistrati che
hanno sottolineato come sia «compito del ministro, insieme agli altri enti
preposti, assicurare la funzionalità degli uffici giudiziari al fine di
garantire lo svolgimento di ogni processo». Il documento di Anm si
conclude affermando che l'associazione auspica che vengano trovate
soluzioni adeguate anche con l'intervento degli enti territoriali.
L'udienza è stata rinviata al 24 novembre: ma in quale aula non si sa.
Elisabetta Vassallo
04/11/2005