24.09.03
Repubblica, Primo ed unico "silurato" tra i super poliziotti del G8
dal Lavoro Repubblica
Primo ed unico "silurato" tra i super poliziotti del G8, FRancesco Colucci nei giorni scorsi e' uscito indenne dalla bufera provocata dall'indagine della Procura sulle violenze delle forze dell'ordine.
L'ex questore di Genova, dimenticato per 2 anni in un polveroso ufficio romano, e' recentemente tornato in corsa e da questore di Trento ha brillantemente gestito un nuovo vertice internazionale a Riva del Garda.
Di lui resta pero' un lunghissimo e sconcertante interrogatorio davanti ai pm genovesi che la dice lunga sulle amnesie e le contraddizioni che dal luglio 2001 coinvolgono i vertici delministero dell'Interno.
Repubblica e' in grado di pubblicare alcuni brani di questi invitanti documenti, che gettano nuove ombre in particolare sul famigerato blitz nella scuola Diaz, fatto ufficialmente ("ma su ...dottore...non diciamo cose che non stiamo in piedi",lo incalza un pm) per identificare chi aveva lanciato le pietre contro 4 auto della polizia: "io avevo delle perplessita', e comunque volevo un intervento soft. Ma non contavo njulla,mi feci da parte: "ci furono pressioni dall'alto", dice Colucci,senza poi specificare da parte di chi. E racconta di una lunga telefonata con il capo dellapolizia,VGianni De Gennaro,ricca di particolari (mentre l'altro ha sempre parlato di una segnalazione breve e generica) e con De Gennaro che lo richiama perche' contatti Sgalla, quello che tiene i rapporti con i giornalisti. E ancora: le contraddizioni e i "non ricordo" sul giubbotto antiproiettile dell'agente Nucera.
DIAZ IL MISTERO DEL GIUBBOTTO "L'HO VISTO: SI,NO,FORSE.."
Il blitz alla Diaz viene deciso nel corso di una riunione in questura, dopo che alcune auto della polizia sarebbero state prese a sassate (e qui il condizionale e' d'obbligo: la Procura sospettatrattarsi di un falso):Colucci dice di aver avuto forti "perplessita'" ma che lì' operazione si fece dietro a forti pressioni."
Colucci: "Eravamo tutti quanti presenti alla riunione ece'rano le persone che avevano subitol'aggressione.Se io mi fossi presentato dicendo "Non si fa piu' la perquisizione perche' ci andiamo amettere nei casini" 'ovvio che andavo a stravolgere quello che era stato gia' deciso.Non ho avuto il coraggio.
PM: Allora facciamo un po' i conti; in quella stanza chi c'era piu' alto in grado di lei.
C: Andreassi
PM: "Andreassi,il quale non partecipa neanche alla riunione operativa ed esprime lui stesso ed esprime lui stesso perplessita': ma pensi un po', pensi un po', quanto mai poteva perssarla" (...) Ci domandiamo: poteva mai pressarla? (:...) Io non credo che potesse rpessarla Di Bernardini (funzionario di grado inferiore).."
C.: No.. Di Bernardini, mi scusi Calderozzi e' l'rspressione di Gratteri, Di Bernardini in quel momento era l'espressione di Gratetri, sono le espressioni diciamo, per esempio anche lo stesso Luperi e' l'espressione di La Barbera, cioe' voglio dire e' tutto un insieme di persone che decidono in quel momento di fare la perquisizione.."
Pm: Dottore io allargo le braccia.
C.: La Barbera ha deciso di farla.. La Barbera ha deciso di fare la perquisizione lo stesso... Grateri ha deciso di fare la perquisizione, i funzionari dello Sco hanno deciso di fare la perquisizione. Andeassi era deciso, anche se poi non ha partecipato alla riunione, questo si, pero' le perplessita' essendo Vice Capo della Polizia le ha espesse forse con se stesso (...) Io mi sono messo a fianco, in un lato di quella stanza. Raccomandai a Canterini, laddove aveva parlato di lacrimogeni, di andare in modo soft: tranquilli."
Colucci poi ricorda che Andreassi gli suggeri' di telefonare al capo della polizia Gianni De Gennaro, per informarlo della decisione di intervenire. "Gli ho detto che era successa l'aggressione aun pattuglione dei nostri davanti alla Diaz, che si era deciso di intervenire e che saremmo intervenuti. L'obietivo era identificare le persone e trovare prove a loro carico." Su questo punto i pm hanno gia' ripeso ("Ma dottore .. su.. non diaciamo cose che non stanno in piedi") sottolineando che non c'era neppure una descrizione delgi aggressori, come li avrebbe identificati?
PM: "Se lei gliela avesse messa cosi' la comunicazione, lui (De Gennaro) le avrebbe detto: "Vabbe' cosa mi disturbi a fare?" Invece non sembrava un'operazione di routine..." Colucci ricorda che il capo della polizia lo richiamo'"Mi disse di avvertire il dottor Sgalla, diettore dell'Ufficio Pubbiche relazioni (che poi si sarebbe messo in contatto con alcuni giornalisti, ndr.)
Emblematici passaggi sul fantomatico ferimento dell'agente Nucera, alta 'prova' che secondo la procura e' stata falsificata per giustificare l'operazione.
Pm: "Le e' stato riferito dell'accoltellamento dell'agnte?"
C: "Puo' anche darsi di si', non ricordo"
Pm: "Qui chi firma dei verbali non ha partecipato eno ricorda, il testimone non si ricorda, am quinon c'e' nessuno che si ricordi?"
C: "Aveva il giubbotto, si, no, forse."
PM: "Non faceva parte degli oggetti sequestrati, scusi?"
C: "Ma dopo e' stato sequestrato, appena entra in questura, la prima cosa che fa cred, veine nel mio ufficio e dopo.."
PM: "No non e' cosi'"
C:"Sbagliero' io senz'altro"
PM: "Lei non si ricorda come ha visto il giubbotto'"
C:"Io ho visto il giubbotto credo addosso all'individuo o in mano all'individuo, non ricordo.."
Pm: "Addosso o in mano e' diverso."
C: "Non mi ricordo".