24.07.11
Repubblica genova Il sollievo del sindaco "Manifestare oggi si può"
Il sollievo del sindaco "Manifestare oggi si può"
AVA ZUNINO
ALLE sette di sera il sindaco Marta Vincenzi, dal suo ufficio a Palazzo Tursi comincia a tirare un sospiro di sollievo. Dice: «Ringrazio tutti e credo di poterlo fare a nome della città, di certo a nome del Comune e delle istituzioni. Ringrazio gli organizzatori, i manifestanti e le forze dell´ordine che hanno mostrato un alto livello di professionalità».Sindaco, Ha detto "forze dell´ordine"?«Si, stavolta, e sottolineo stavolta, la città può ringraziare entrambe, forze dell´ordine e manifestanti. E´ la grande svolta dopo il G8 di dieci anni fa».
Era preoccupata che potesse succedere qualcosa? Preoccupata che la ferita potesse riaprirsi in modo traumatico?
«Si, lo ero, anche se tutti avevamo avuto segnali tranquillizzanti, ma si sa come è. Un´altra notizia di fallimento della possibilità di manifestare in modo pacifico, avrebbe pesato sulla città in maniera preoccupante. Non è reprimendo le idee delle persone che vogliono combattere la crisi e le sue cause pacificamente, politicamente, che si sarebbe raggiunto un buon risultato».
Invece il risultato è arrivato: un corteo che è stata una festa.
«Si e mi pare che il grande significato di questa giornata sia che si può ricominciare a manifestare anche con grandi numeri, senza il timore che ci sia una interruzione di equilibri della democrazia come era accaduto in quei giorni drammatici di dieci anni fa».
Si può dire che Genova ha voltato pagina?
«Quanto è accaduto è quello che la città aspettava. Capisco papà Giuliani che dice "la ferita non sarà chiusa finché non sarà fatta verità e giustizia", ma oggi alla città è stata restituita la possibilità di manifestare senza timori».
E adesso?
«Le iniziative che si sono svolte in questo mese, tra cui il corteo di oggi, avevano l´obiettivo di richiedere verità e giustizia rispetto ai fatti del 2001, prospettare una nuova idea del mondo globale che metta al centro le persone, una nuova visione del Mediterraneo, come mare di pace, a partire dalle rivoluzioni democratiche dei Paesi del Sud del Nord-Africa. In questa prospettiva i giorni di Genova si proiettano verso il Global social forum che avrà luogo a Tunisi nel 2013».
Ieri non era in strada nel corteo: dove ha trascorso le ore del pomeriggio, da quando è partita la manifestazione a Sampierdarena e fino al concerto in piazza Caricamento?
«Sono stata in Comune, attaccata alla televisione, al telefono e al centro operativo della Polizia Municipale. E sono rimasta in collegamento costante con tante persone che erano in corteo e mi raccontavano dal vivo, in diretta, come stavano andando le cose. Ringrazio tutti, anche l´attenta gestione che è stata data all´evento da parte delle forze di polizia».