27.08.09
Repubblica Genova G8, la condanna dell´Europa
Placanica, la corte Ue riconosce la legittima difesa. Ma lo Stato italiano
è ritenuto negligente per le indagini
G8, la condanna dell´Europa
"Cremato troppo presto il corpo di Carlo Giuliani"
quando il 20 luglio 2001 Mario Placanica esplose il colpo che uccise Carlo
Giuliani, lo fece per legittima difesa. Ma «le autorità italiane non hanno
condotto un´inchiesta adeguata sulle circostanze della morte del giovane
manifestante». E´ quanto scrive nella sua sentenza la Corte europea di
Strasburgo, chiamata a pronunciarsi su un ricorso contro lo Stato italiano
presentato dai genitori e dalla sorella di Giuliani.
"Cremazione troppo frettolosa per Carlo Giuliani"
L´accusa della Corte europea: "Autopsia superficiale per una morte con
troppi dubbi"
Le motivazioni di Strasburgo: "Grave non ci sia stata una inchiesta
governativa"
MARCO PREVE
Se per Mario Placanica coincide con «la fine di un incubo», la sentenza
della Corte europea dei diritti dell´uomo chiamata a pronunciarsi sul
ricorso dei familiari di Carlo Giuliani, rischia di diventare una
questione piuttosto imbarazzante per lo Stato italiano. I giudici di
Strasburgo, nella parte in cui riconoscono che Placanica uccise Giuliani
per legittima difesa, scrivono: «La Corte, deplorando l´assenza di
un´inchiesta nazionale sulla questione, è nell´impossibilità di stabilire
l´esistenza di una correlazione diretta e immediata tra le negligenze che
hanno potuto riguardare la preparazione o la condotta delle operazioni di
gestione dell´ordine pubblico e la morte di Carlo Giuliani».
La scelta dei termini è importante, e i giudici non si sentono di
escludere questa eventualità . Anzi, sulla questione tornano per
sottolineare di aver riscontrato «una stretta correlazione tra il colpo
mortale e la situazione in cui Placanica si è ritrovato. L´inchiesta è
stata inadeguata nella misura in cui non ha cercato le persone
responsabili di questa situazione».
Un altro aspetto stigmatizzato riguarda la cremazione del cadavere. «La
Corte - recita la sentenza - trova molto spiacevole che la procura abbia
autorizzato la cremazione il 23 luglio ben prima di conoscere i risultati
dell´autopsia...tanto più che la stessa procura ha giudicato superficiale
il rapporto autoptico». E rincara la dose quando definisce «spiacevole che
l´intervallo di tre sole ore concesso ai familiari di Giuliani tra la
notifica dell´autopsia e l´esame stesso, abbia loro verosimilmente
impedito di incaricare un proprio consulente».
In un altro passaggio la Corte si pone la domanda per la quale molti in
questi anni avrebbero voluto una risposta da un´indagine giudiziaria o
parlamentare: «C´è da chiedersi se Placanica, che ha agito in uno stato
psicologico particolare, di grande stress e panico, avrebbe preso questa
iniziativa se avesse beneficiato di una formazione e di una esperienza
appropriate; se un miglior coordinamento tra le forze dell´ordine presenti
sul posto avesse permesso di contrastare l´assalto alla jeep senza fare
vittime e se la stessa jeep non fosse stata lasciata senza protezioni in
mezzo ai disordini...La risposta a tali domande non arriva né
dall´inchiesta né da altri elementi del dossier».