31.10.04
Prosciolto Mortola
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Roma, 29 ottobre 2004
Prima condanna e prima assoluzione oggi a Genova per i fatti del G8 nei
confronti dei poliziotti imputati per le violenze di strada. Prosciolto da
ogni accusa dal gup Maria Letizia Califano "per non aver commesso il
fatto" è stato Spartaco Mortola, all'epoca dirigente della Digos di
Genova, imputato di abuso d' ufficio, falso ideologico e calunnia per i
verbali degli arresti di sette no global, avvenuti in corso Barabino, il
21 luglio del 2001 davanti alla questura.
E' stato invece condannato con rito abbreviato a un anno e otto mesi
Giuseppe De Rosa, della provincia di Catanzaro, per aver colpito al volto
con il manganello Marco Mattana, all' epoca minorenne, il giovane
manifestante diventato simbolo per i no global delle presunte violenze di
strada commesse dalle forze dell' ordine durante il G8. Gli altri cinque
imputati sono stati tutti rinviati a giudizio. Il processo è stato fissato
al 9 febbraio davanti alla terza sezione del tribunale.
Genova, prima condanna per i fatti del G8
Condannato De Rosa: colpì al volto un manifestante minorenne. Prosciolto
Mortola, all'epoca dirigente Digos
GENOVA - Prima condanna e prima assoluzione a Genova per i fatti del G8
nei confronti dei poliziotti imputati per le violenze di strada.
Prosciolto da ogni accusa dal gup Maria Letizia Califano «per non aver
commesso il fatto» è stato Spartaco Mortola, all' epoca dirigente della
Digos di Genova, imputato di abuso d' ufficio, falso ideologico e calunnia
per i verbali degli arresti di sette no global, avvenuti in corso
Barabino, il 21 luglio del 2001 davanti alla questura. È stato invece
condannato con rito abbreviato a un anno e otto mesi Giuseppe De Rosa,
della provincia di Catanzaro, per aver colpito al volto con il manganello
Marco Mattana, all' epoca minorenne, il giovane manifestante diventato
simbolo per i no global delle presunte violenze di strada commesse dalle
forze dell' ordine durante il G8. Gli altri cinque imputati sono stati
tutti rinviati a giudizio. Il processo è stato fissato al 9 febbraio
davanti alla terza sezione del tribunale.
Soddisfazione per il suo proscioglimento da parte del gup è stata
espressa da Spartaco Mortola all'uscita dell' aula. In termini calcistici,
con le braccia alzate, ha esclamato raggiante «Uno a zero». Mortola
infatti è anche imputato di falso e calunnia per l' irruzione nella scuola
Diaz, avvenuta la notte del 21 luglio 2001, di cui è in corso l' udienza
preliminare. Giuseppe De Rosa invece, è uscito velocemente dal Palazzo di
Giustizia, senza alcun commento. Oltre alla condanna a un anno e otto mesi
di reclusione con la condizionale, il poliziotto dovrà versare una
provvisionale di 10 mila euro a favore di Marco Mattana, parte civile,
assistito dagli avv. Stagliano di Milano e Riccardo Passeggi di Genova. I
poliziotti rinviati venerdì a giudizio sono invece l' ex numero due della
Digos di Genova Alessandro Perugini; Antonio Del Giacco, spezzino;
Sebastiano Pinzone, catanese; Enzo Raschellà, calabrese, e Luca Mantovani,
della provincia di Rovigo. Perugini deve rispondere dell' accusa di
concorso in lesioni personali aggravate, insieme a Pinzone e a De Rosa,
per aver colpito con calci il minorenne Mattana, provocandogli vari traumi
e ferite all' occhio e alle palpebre. Complessivamente in via Barabino
erano finiti in manette sette manifestanti con l' accusa di resistenza.
Mattana è stato assolto in primo e secondo grado, mentre per gli altri è
stata già accolta dal gip la richiesta di archiviazione avanzata dal pm
Francesco Cardona Albini.