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13.02.04

Mercantile: invasione in sala rossa

dal mercantile

INVASIONE IN SALA ROSSA

G8 I noglobal a Tursi contro la costituzione a parte civile del comune per le devastazioni

Tensione in aula e scambio di insulti tra manifestanti e consiglieri comunali. Rifondazione chiede il ritiro della delibera. Molti malumori nella maggioranza

Pomeriggio ad alta tensione ieri nella sala del consiglio comunale invasa da alcune decine di giovani mentre la maggioranza di Tursi scivola verso il rischio di una crisi politica dopo la decisione della giunta di costituirsi parte civile nel processo che iniziera- il 2 marzo contro 26 manifestanti accusati di devastazione e saccheggio per atti compiuti durante il vertice del G8 del 2001. Rifondazione comunista infatti anche attraverso al segreteria nazionale del partito e la parlamentare Graziella Mascia insiste nel chiedere il ritiro del provvedimento di giunta minacciando la rottura con la maggioranza dopo che da ieri i consiglieri comunali e i 2 assessori di RC *che hanno votato a favore della delibera( si sono autosospesi dalle attivita istituzionali almeno fin oa giovedi prossimo quando al giunta discutera' del caso. Ma i malumori nella maggioranza sono diffusi e vari sia rispetto alla delibera che nei confrotni del PRC ancor di piu' dopo che ieri durante il consiglio c
omunale un gruppo di noglobal e' andato a Tursi per protestare contro la decisione della giunta. I ragazzi dagli spalti del pubblico hano esposto uno striscione rosso con la scitta Siamo tutt idevastatori gridando "Vergogna" " Siamo tutti disobbedienti" "Genova libera" verso assessori e consiglieri. E le reazioni non hanno tardato ad arrivare "Andate a lavorare" ha gridato il consigliere di Liguria Nuova Remo Benzi, mentre il capogruppo di AN Gianni Bernabo Brea tentava di strappare l ostriscione dalle mani dei giovani e il presidente Emanuele Gustavino alternava la minaccia di chiamare le forze dell'ordine per sgomberare l'aula all'invito ai consiglieri a sospednere i lavori.
In assenza del Sindaco Giuseppe Pericu *a Roma per la questione acciaierie( e' toccato al viece sindaco Alberto Ghio cercare una mediazione dichiarandosi disponibile a ricevere una delegazione di manifestanti fra i quali c-era Haidi Giuliani, la madre di carlo, il ragazzo uciso il 20 luglio 2001. Haidi ha definito "un atto sconveniente" la delibera della giunta affermando che "finche' in questa citta' non si fara' chiarezza su tutti i fatt idel G8 non potra' esserci verita'. Fra i 26 giovani accusati io ne conosco ben 3 che si sono difesi ha aggiunto Finche' non ci sara' una commissione di inchiesta non si possono accusare singoli ragazzi." Ghio ha spiegato che la giunta si e' costituita parte civile "solo ai fini del risarcimento dei danni. Sono stati spesi 7 milioni e mezzo di euro di soldi dello Stato per i danni provocati in citta' in uqei giorni e il segretario generale ha detto che ra opportuno che noi ci costituissimo parte civile. Si tratta solo di un atto tecnico ch
e per noi non ha alcun valore politico. Se non lo avessim ofatto potremmo essere chiamati a rispoonderne alla Corte dei Conti." Il valore politico sta nei fatti - ha replicato Matteo Jade annunciando l'intenzione di occuapre giunta e consiglio comunale se la delibera non verra' ritirata.
"Costituirsi parte civile in un processo penmale significa chiedere i danni a quei 26 ragazzi - ha obiettato un altro - Si potevano seguire altre strade fare per esempio una denuncia come anonimi. Perche' allora il Comune no nsi costituisce parte civile anche nei processi contro i poliziotti?
Ghio ha spiegaot che in quel caso il Comune non ha subito danni ma faremo quello che possiamo per appoggiare le vittime di eventuiali soprusi e violenze. L'interpretazione escliusivamente tecnica della delibera non ha convinto nemmeno il ds Fulvio Molfino
"Il Consigli oComunale non ha parteciapto a questa decisione ma e' chiaro che questa delibera ha assunto un significato politico Io personalemnte non sono d'accordo e penso che debba esserci un chiarimento."
D'accordo anche sulla necessita' di un dibattito anche la diessina Angela Burlando che pero' ha criticato "che si entri in consiglio comunale e si insultino i consiglieri" mentre secondo il suo compagno di partito Massim oCasagrande "Rifodnazioen non puo' continuare a giocare su piu' tavoli" Ma terminato l'incontro con la consegna di una lettera aperta a Pericu da parte di Haidi Giuliani la polemica e' tornata nelal sala rossa dove i consiglieri di cetnro destra hanno duramente stigmatizzato l'accaduto accusando la maggioranza e in paticolare Rifondazione Comunista e chiedendo che i noglobal fossro allontanati dall'aula
"Oggi questa giunta ha toccato il fondo, vi siete fatti intimidire da 4 ragazzini - ha accusato Sergio castellaneta capogruppo di Liguria Nuova - ma soprattutto mi da fastidio vedere dei ragazzi comandati da un aprtito"
"Se la repsidenza non e' in grado di garantire l'ordine pubblico i consiglieri comunali non si sentono tutelati" ha affermato il leghista Edoardo Rixi.
Dopo circa 3 quarti d'ora di tensione e incertezze e di decision iannunciate e smetite da parte del presidente Gustavino finalemnte quest'ultimo ha deciso di mettere in votazione la propsota del ds Roberto Adorno di proseguire i lavori con gli argomenti all'ordine del giorno.
D'accordo tutti tranne i 2 consigleiri di AN emntre i gruppi di Liguria Nuova e Lega avevano lasciato l'aula. I lavori sono ripresi e i noglobal hanno lasciato l'aula.

Annamaria Colluccia

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Il apsticcio della delibera sconosciuta

Polemica politica ma non solo. Ci sono anche alcuni aspetti perlomeno singolari nella vicenda della delibera che rischia di frantumare la maggioranza di Tursi
Innanzitutto perche' i 2 assessori Valter Seggi e Dante Taccani hann oapprovato in giunta la delibera poi contestata dal loro partito e poi perche' a votare la costituzione di parte civile del Comune nel processo contro i 26 manifestanti il 29 gennaio c'erano solo 11 componenti della giunta su 17 assente il Sindaco che e' il proponente della delibera e assenti anche tutti gli assessori DS tranne Roberta Morgano.
Taccaani racconta che la relazioen sulla delibera era stata fatta dal segretario generale reggente Giuseppe Pelelgrini e"io ho avuto l'impressione che si fosse presentata come un atto dovuto, un provvedimento tecnico Non avevo la percezione che ci fosse una costituzione di parte civile Era una delibera "fuori sacco" affinge - discussa rapidamente C'e' stata siucuramente una sottovalutazione anche da parte mia "

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