13.06.06
Liberazione: Le vittime del G8: «Subito la commissione d’ inchiesta»
liberazione 13.6.06
Agnoletto: «Perché non insediarla il 20 luglio?». E da destra altri attacchi a chi reclama verità e giustizia
Le vittime del G8: «Subito la commissione d’ inchiesta»
E’una «necessità democratica» la commissione d’inchiesta sul G8 del 2001 proposta al Senato da Gigi Malabarba (Prc) e all’ordine del giorno della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama (relatore l’ex ministro Bianco). Le vittime delle violenze di polizia alla Diaz e a Bolzaneto rispondono alla gazzarra sollevata ancora ieri dal centrodestra sull’ipotesi di una vera inchiesta parlamentare su quello che Amnesty international definì «la più grave sospensione dello Stato di diritto dal 1945». Una «ferita ancora aperta», dice Antonio Bruno del comitato “Verità e giustizia per Genova” chiedendo al «nuovo parlamento di fare la sua parte, come previsto dal programma dell’Unione». A Genova i tre maggiori processi scaturiti dai fatti del luglio 2001 sono tuttora in corso. Fra gli imputati figurano più di settanta agenti delle varie forze di polizia con imputazioni che vanno dalle lesioni al falso, dalla calunnia alla violenza privata. «La magistratura ha il compito esclusivo di accertare eventuali responsabilità penali. E’ un compito essenziale, ma non sufficiente. A Genova nel 2001 si spezzò il rapporto di fiducia che in ogni
democrazia funzionante deve legare i cittadini e le forze dell’ordine». Ma il governo non avrebbe mai rimosso gli imputati che, anzi, furono in gran parte promossi. La commissione, chiesta anche con una petizione firmata da 10mila persone, servirà a compiere «un’operazione di trasparenza - conclude Bruno - che restituisca credibilità alle istituzioni». Vittorio Agnoletto, all’epoca portavoce del Genoa Social Forum, chiede al nuovo governo la “testa” di De Gennaro e suggerisce che la commissione s’insedi ufficialmente proprio nel quinto anniversario di quelle drammatiche giornate: «Per scoprire il mandante delle violenze contro i pacifisti».