11.02.04
Liberazione: Comune parte civile ne lrpocesso del 2 marzo
Genova, Comune parte civile nel processo che inizierà il 2 marzo. Prc:
«Stracciare la delibera»
G8, Giunta Pericu contro i manifestanti
Il Comune di Genova sarà parte civile nel processo a 26 manifestanti
anti G8 che inizierà il 2 marzo. La decisione è stata presa martedì
dalla Giunta Pericu con una delibera votata all'unanimità (dunque anche
dai due assessori del Prc) e giustificata come un atto dovuto senza il
quale sarebbe intervenuta la Corte dei conti. Ma Tursi, il municipio
genovese, fa molto perché non denuncia ignoti ma chiede i danni morali e
materiali proprio ai 26 manifestanti sui quali pende un'accusa
gravissima e inedita - devastazione e saccheggio, da 8 a 15 anni -
applicata in Italia solo una volta alla fine della II guerra mondiale.
«Non è vero che sia una strada obbligata visto che la Provincia (che
aveva affidato alcune scuole, poi danneggiate, al Gsf) ha deciso
esattamente il contrario - spiega a Liberazione, Bruno Pastorino,
segretario cittadino di Rifondazione comunista - e adesso, grazie alla
mossa di Pericu, i 26 diventano gli unici accusati per i fatti di quei
giorni. Così Tursi concorre all'elaborazione del teorema
decontestualizzando i fatti dalle azioni di violenza premeditate delle
forze dell'ordine e rompe con la miglior cultura democratica della
città». Per protesta, il gruppo Prc diserterà la seduta odierna del
consiglio comunale chiedendo, inoltre, la sospensione dei suoi due
assessori «in attesa di chiarimenti della maggioranza e del ritiro della
delibera», aggiunge Pastorino. «Pericu dimentica la sospensione dello
stato di diritto che tutti i suoi concittadini hanno potuto vedere in
quei giorni - rincarano la dose Alfio Nicotra e Nicola Fratoianni,
rispettivamente portavoce Prc nel movimento e coordinatore nazionale dei
giovani comunisti - chi vuole riscrivere la storia del luglio 2001 trova
nella delibera un insperato tassello di appoggio».
Che. Ant.