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30.01.08

lavoro repubblica Medico picchiato dalla polizia risarcito di 35mila euro

Repubblica Genova

Medico picchiato dalla polizia risarcito di 35mila euro
il caso
TRENTACINQUEMILA euro, soprattutto per le "ferite inferte all´anima", a
titolo di risarcimento per il pestaggio a sangue, per le botte ricevute da
un medico genovese da parte della polizia durante i giorni caldi del G8,
giorni di tensione e di violenze continue e ripetute. La sentenza, emessa
ieri dal giudice Laura Casale, ordina al Ministero dell´Interno di pagare
la somma.
«Un risarcimento congruo - ammette Emilio Robotti, il legale della difesa
- direi quasi elevato rispetto agli stessi danni fisici che possono essere
provocati da un incidente o da altro». Il giudice Casale, infatti, più che
il danno biologico ed estetico, avrebbe accertato quello psicologico,
esistenziale, appunto le "ferite" indelebili inferte alla mente del
medico, che di quell´episodio di violenza sarebbe rimasto scioccato, al
punto da non dormire più la notte, di avere pesanti e quotidiane
ripercussioni sulla sua professione di medico.
M. P., queste le iniziali del medico al centro del caso, il 20 luglio del
2001 si trovava in piazza Savonarola, insieme ad altri medici ed
infermieri. Da una parte della piazza c´era un gruppetto di black-bloc che
stava devastando tutto ciò che si trovava sulla sua strada, dall´altra il
personale assistente del Social Forum, con alcuni giornalisti. Da un
plotone di uomini del Settimo Reparto Mobile di Roma (quello comandato da
Vincenzo Canterini) sarebbe partita la carica, senza alcuna ragione,
quando la piazza era ormai sgombra.
«Ho alzato le braccia, ho urlato sono
un medico - racconta con comprensibile sofferenza M. P. ritornando a quei
giorni - ma è iniziata la violenta aggressione, a colpi di manganelli».
Oltre alle varie testimonianze, il difensore del medico avrebbe fornito al
Tribunale Civile tutti i fotogrammi video, ripresi da ogni angolazione
della piazza.
(g. fil.)

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