01.02.07
lavoro repubblica: Le molotov? Un falso In aula la conferma
LE INCHIESTE DEL G8
Un funzionario: "Recuperate in corso Italia"
Le molotov? Un falso In aula la conferma
La testimonianza "Quelle bottiglie custodite in un auto della
polizia"
IL BOOMERANG delle molotov ha terminato ieri il suo percorso con la
deposizione in aula di due importanti funzionari della Polizia di
Stato, Maurizio Piccolotti e Valerio Donnini. Quest´ultimo ha in
pratica riconosciuto il famigerato sacchetto celeste (con le due
bottiglie incendiarie) nel cortile della scuola come lo stesso
recuperato molte ore prima sul lungomare durante la guerriglia di
strada. Un´altra tessera al mosaico della Procura, che ha da tempo
raccolto elementi per affermare che le molotov - sequestrate nel
corso dei disordini del pomeriggio - furono piazzate dalla polizia
all´interno della Diaz per accusare i 93 no-global e «giustificare»
così il massacro più gli arresti illegali. Donnini, che aveva
compiti di coordinatore sul piano operativo e logistico, ha
ricordato che incontrò alla Foce il vice questore Pasquale Guaglione
con il sacchetto e le bottiglie, che emanavano un forte odore di
benzina e che erano state trovate in un cespuglio di corso
Italia. «Le misi sul sedile posteriore di un Magnum del reparto
mobile». Ha aggiunto di aver scoperto in seguito che l´automezzo era
guidato dall´agente Burgio e di non aver saputo più nulla delle
bottiglie.