14.07.07
lavoro repubblica G8, il giorno di De Gennaro
Repubblica Genova
Nel sesto anniversario dei cupi giorni del vertice l´alto dirigente torna
a Genova nei panni di indagato
G8, oggi tocca a De Gennaro
L´ex capo della Polizia interrogato a Palazzo di Giustizia
L´INDAGATO De Gennaro Gianni è atteso oggi in tribunale. Lontano da occhi
indiscreti e presumibilmente qualche piano più in basso del nono, che
ospita gli uffici della Procura, l´ex capo della polizia sarà interrogato
da tre magistrati. I pubblici ministeri Francesco Cardona Albini ed Enrico
Zucca, titolari dell´inchiesta sull´irruzione nella scuola Diaz - e del
conseguente fascicolo per la falsa testimonianza del questore Francesco
Colucci - saranno affiancati dal procuratore aggiunto Mario Morisani. Ad
assistere l´indagato ci saranno l´avvocato Franco Coppi e il collega
genovese Carlo Biondi. De Gennaro è accusato di aver "pilotato" le
dichiarazioni in aula dell´ex questore di Genova, Francesco Colucci.
È accusato di aver pilotato le dichiarazioni dell´ex questore Colucci,
ascoltato per il blitz nella scuola
G8, il giorno di De Gennaro
Gli avvocati della Diaz all´attacco: "Processo inquinato"
la battaglia Alcuni difensori all´attacco: "Questo processo è ormai
inquinato"
i vuoti Nel mirino la testimonianza dell´ex questore Colucci, spesso
smemorato
MASSIMO CALANDRI
L´INDAGATO De Gennaro Gianni è atteso in tribunale intorno alle dieci di
stamani. Lontano da occhi indiscreti e presumibilmente qualche piano più
in basso del nono, che ospita gli uffici della Procura, l´ex capo della
polizia sarà interrogato da tre magistrati. I pubblici ministeri Francesco
Cardona Albini ed Enrico Zucca, titolari dell´inchiesta sull´irruzione
nella scuola Diaz - e del conseguente fascicolo per la falsa testimonianza
del questore Francesco Colucci - saranno affiancati dal procuratore
aggiunto Mario Morisani. Ad assistere l´indagato ci saranno l´avvocato
Franco Coppi e il collega genovese Carlo Biondi.
L´interrogatorio di Gianni De Gennaro, accusato di aver "pilotato" le
dichiarazioni in aula di Colucci, arriva insieme al deposito di una
memoria da parte dei difensori di un altro super-poliziotto imputato per
il famigerato blitz. Gli avvocati Enrico Marzaduri e Carlo Di Bugno hanno
consegnato un documento di sei pagine nel quale denunciano in sostanza
l´"inquinamento" del processo, contaminato - secondo loro - da fughe di
notizie e articoli di giornale «non idonei a garantire l´autenticità dei
fatti narrati». I legali chiedono che tutte le dichiarazioni di Colucci, e
quindi anche quelle rese in fase istruttoria ai magistrati ma non nella
disponibilità del giudice Gabrio Barone, siano inserite nel fascicolo del
dibattimento. E cioè: «Noi non abbiamo nulla da nascondere, anzi:
domandiamo, pretendiamo la massima chiarezza», spiega Carlo Di Bugno. «Si
parla di falsa testimonianza dell´ex questore di Genova, sulla base di
quanto ha detto in aula. Ma il collegio giudicante non sa quanto era stato
dichiarato in precedenza. E invece i giornali sembrano essere
informatissimi. A questo punto, meglio mettere tutte le carte in tavola».
Nella memoria presentata, gli avvocati formulano un augurio: «La speranza
è che l´ufficio del pm presti un consenso immediato, incondizionato, senza
riserve di sorta. (...) Considerato che il messaggio veicolato dalla
stampa sarebbe che la verità non è quella emersa dal contraddittorio bensì
quella riferita al pm in fase di indagine, quest´ultimo dovrebbe ritenersi
più che soddisfatto dalla proposta di dirottare nel fascicolo del
dibattimento la "sua" ricostruzione della vicenda Diaz». Insomma, chi l´ha
detto che Colucci ha mentito in aula? Il pm. Che aveva ascoltato Colucci a
suo tempo, quando quello - sosterrebbe l´accusa - aveva detto la verità . E
allora, sentiamo pubblicamente anche quella versione. «Altrimenti solo il
pm sa cosa è veramente accaduto, solo lui conosce questo fantomatico patto
tra le persone coinvolte per "pilotare" le dichiarazioni. Agli altri
soggetti processuali, e soprattutto a chi giudica, non rimangono che gli
articoli di giornale». Per correttezza, vale la pena di ricordare che in
tribunale nessun giudice dovrebbe tenere conto degli articoli di stampa.
Ci sono buone ragioni per ritenere che stamani a Gianni De Gennaro
verranno fatte ascoltare alcune telefonate. Chiamate via cellulare fatte e
ricevute da Francesco Colucci, che nel luglio 2001 era questore di Genova.
Una prima conversazione in cui il funzionario parla con un altro imputato
per il blitz alla Diaz, un super-poliziotto il cui telefonino è sotto
controllo ma per un´inchiesta diversa. Colucci in sostanza spiegherebbe di
aver ricevuto dei "suggerimenti" da De Gennaro, riguardo alla sua
testimonianza in aula. In seguito l´ex questore, subito indagato per falsa
testimonianza, parlerebbe con altri imputati di rilievo. Ricevendo i
complimenti per il suo comportamento in tribunale il 3 maggio passato, una
testimonianza in realtà farcita di contraddizioni e «non ricordo».