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10.01.06

Lavoro repubblica: Bolzaneto, immagini dal lager

lavoro repubblica

Uno dei processi più caldi del G8, soffocato dalla mancanza di spazi, si trasferisce. In una sala ancora più piccola
Bolzaneto, immagini dal lager
In aula il video della caserma che evoca ricordi e accuse

Ascoltato il funzionario che individuò il poliziotto che lacerò tendini e muscoli di un giovane manifestante
MASSIMO CALANDRI


IL GRANDE piazzale della caserma, dove il «comitato di accoglienza» attendeva con ansia i fermati per coprirli di schiaffi, calci ed insulti. I campi da tennis, vicino alla rete: qui i no-global erano ammucchiati a spintoni e minacce. E poi i corridoi e le celle, teatro di vergognose violenze e vessazioni. Il video rimanda in aula le immagini del «centro di prima detenzione» del G8, quella caserma di Bolzaneto divenuta uno dei simboli dell´illegalità e di quel disprezzo dei principi democratici che - nel luglio 2001 - caratterizzò il comportamento di troppi appartenenti alle forze dell´ordine. Un filmato, ripreso nel 2003 nel corso di una perizia, che è risultato decisivo per trovare riscontri e conferme alle denunce di centinaia di manifestanti, e che ieri i pm Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati hanno scelto di trasmettere in apertura di udienza. Quello di ieri è stato un appuntamento importante per questo procedimento anche perché sono iniziati i primi interrogatori. Tra gli altri è stato ascoltato il funzionario che materialmente si occupò di individuare quel poliziotto accusato di aver letteralmente strappato la mano di uno dei fermati, divaricando le dita del poveretto fino a lacerargli tendini e muscoli: l´agente fuori dal servizio continua a collaborare in una pubblica assistenza, così come altri suoi tre colleghi coinvolti nell´inchiesta della Procura genovese. Stamani il processo riprende, e tra le persone chiamate a testimoniare ci sono tre noti investigatori del capoluogo ligure: Giuseppe Gonan, vice-questore, oggi capo della Digos; Salvatore Graci, colonnello dei carabinieri, responsabile del reparto operativo dell´Arma; Claudio Sanfilippo, vice-questore, capo della squadra mobile genovese. Riferiranno delle indagini compiute nei giorni immediatamente successivi alla fine del vertice internazionale e delle violenze ai no-global. Vale la pena di segnalare che giudici, avvocati ed imputati si trasferiranno dalla piccola ed inadatta aula del quinto piano - un solo microfono per decine di legali, che in alcuni casi non hanno neppure lo spazio per sedersi o prendere note - alla forse ancor più esigua sala che al dodicesimo piano ospita solitamente la corte d´appello in materia civile. Ma questa è la quotidianità con cui i magistrati genovesi si ritrovano a fare i conti: l´aula-bunker sarà agibile solo in occasione dell´apertura dell´anno giudiziario, il prossimo 28 gennaio. Nel frattempo ci si stringe come le sardine, i microfoni passano sopra le teste dei giudici, per farsi udire occorre urlare da una parte dell´aula. E meno male che c´è un presidente come Renato Delucchi, sempre pronto a riordinare pazientemente il calendario per evitare perdite di tempo, con il fantasma della prescrizione che incombe. Uno scenario che da domani potranno registrare anche le troupes televisive inglesi - Bbc, Channel 4 - che documenteranno la nuova udienza del processo per l´assalto poliziesco alla scuola Diaz. tra i testimoni chiamati dai pm ci sarà appunto un giornalista dell´emittente pubblica britannica, William Hayton.

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