13.09.03
La Repubblica, NELLA NOTTE DEI MANGANELLI C'ERA LA SENSAZIONE DELL'IMPUNITA'
da La repubblica
La reazione delle vittime delle violenze. Giuliani: la magistratura e 'un
potere serio.
NELLA NOTTE DEI MANGANELLI C'ERA LA SENSAZIONE DELL'IMPUNITA'
Sono stati picchiati, trascinati via, anche dagli ospedali, portati a
bolzaneto e poi in carcere.
Sono ragazzi, uomini, donne. Erano alla scuola Diaz quel sabato notte di
terrore, il 21 luglio di due anni fa. Hanno denunciato e testimoniato e
adesso dopo i 73 avvisi di fine indagine che indicano reati gravi per le
forze di polizia, aspettano che il cammino della giustizia posegua.
Giuliano Giuliani e' il padre di carlo, il ragazzo morto in paizza
Alimonda. Lui, ex sidnacalista della CIGL, non ha perso fiducia nei
giudici. Spiega: "Che la magistratura sia un potere serio e' la mia
opinione da sempre, e' ovvio che non condivido la scelta di archiviare la
indagine su mio figlio, volevo solo che si andasse a dibattimento. Ma
criticare un singolo atto, non vuol dire mettere in discussione l'operato
dei giudici."
Gli altri, come Sara, 21 anni in quel 2001, testimoniano con il ricordo.
Sara parte da Lecco, dove abita insimee con un'amica. Le prime notti dorme
allo stadio carlini attrezzato aper ospitare i manifestanti, poi telefona
ai genitori. "Qui non mi sento tranquilla, mi trasferisco alla scuola Diaz,
la' ci sono giornalisti, c'e' altra gente, e' piu' sicuro." Ogni sera sara
telefona a casa. Sabato annuncia: "E' nadato tutto bene, prendo l'ultimo
treno." Prima passa alla Diaz per ritirare lo zaino. Maddalena la sua amica
la aspetta al centr ostampa. Pochi minuti dopo c'e' l'irruzione, lei
cercadi rifugiarsi al piano superiore si chiude in un bagno. La scovano
anche la', la picchiano in testa e alle gambe con i manganelli. Sar urla
spaventata dal suo sangue, un agente cerca di aiutarla, viene preso a botte
anche lui. Ferita la ragazza finisce all'ospedale e poi a Bolzaneto.
Aestata. Resta fino l'a fino a domenica.
A Lecco i suoi genitori non sanno cosa pensare, chiedono notizie in
Questura, nessuno sa niente poi i legali del Genoa Social Forum scoprono
che Sara e' finita a Vercelli. Da li' esce il lunedi sera , ancora malconcia.
Lorenzo Guadagnucci giornalista commenta: "Mentre uscivo dala scuola in
barella, vecevo uomini in giacca e cravatta parlare ai cellulari, come se
non fosse successo nulla. Adesso so chi sono, il conto mi torna. Non ho
nessun ospirito di vendetta, ma il mondo era alla rovescia e ora si sta
raddrizzando."
Loro, aggiunge Lorenzo, parlando degli agenti "avevano molto chiara l'idea
dell'impunita'. Ci urlavano 'nessuno sa che siamo qua', 'possiamo fare
quello che vogliamo''".
Arnaldo Cestaro, classe 1939, vicentino, si trova con un braccio e una
gamba spezzati. Ricorda cosi':"Volevo andare a dormire alla stazione, ma
era distante e sono finito alla Diaz. A parte le botte, ho visto cose che
spero i giovani no nvedano mai piu'. I ragazzi piangevano, urlavano 'mamma'
in italiano, francese, inglese. Sembravano agnelli al mattatoio."
Wanda Valli