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05.12.03

La Padania: sulla tortura andiamoci piano

La Pdl punisce solo pubblici ufficiali
Lussana: «Sulla tortura no alla legislativa»


La Lega Nord è contraria alla concessione della legislativa sulla proposta di legge sulla tortura. Lo ha dichiarato Carolina Lussana, responsabile della giustizia della Lega Nord. «Pur condividendo il principio che la tortura debba essere sanzionata, prosegue Lussana, con maggiore severità, anche se all'interno del nostro ordinamento giuridico ci sono già norme adatte per contrastarla, l'ipotesi prospettata da Mormino non ci sembra realizzi gli intenti dichiarati e quindi appare limitativa. Un conto è sanzionare, infatti, la tortura - aggiunge la parlamentare leghista - con una fattispecie autonoma di reato, prevedere la sua perseguibilità d'ufficio e non a querela di parte, un altro è punire esclusivamente comportamenti di pubblici ufficiali o incaricati al pubblico servizio tenuti durante gli interrogatori, con il carcere fino a dieci anni e con la possibilità di aumentare la pena fino addirittura a raddoppiarla, in caso di ipotesi aggravanti».
Bisogna stare attenti a distinguere, conclude Lussana, «ciò che è lecito e compatibile con l'attività investigativa e ciò che costituisce invece un abuso. Sarebbe bene, inoltre, nella definizione giuridica di tortura far rientrare altri comportamenti come la violenza sessuale operata da pubblici ufficiali anche in casi di conflitti, come accaduto nell'ex Jugoslavia».


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