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07.12.07

ilgiornale.it: Diaz, in aula la paura degli abitanti di Albaro


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Diaz, in aula la paura degli abitanti di Albaro

di Piero Pizzillo - giovedì 06 dicembre 2007, 07:00

G8-Diaz: udienza del processo ai 29 poliziotti accusati di lesioni ai
danni dei no global, ospitati nella scuola, arresto illegale degli stessi,
calunnia e falso, dedicata alle testimonianze degli abitanti di via Cesare
Battisti. Udienza di notevole interesse, perché ha riproposto l’argomento
della presenza dei black bloc nei due istituti scolastici (Diaz e
Pascoli), con le parole e i ricordi dei cittadini che hanno visto e
vissuto quei drammatici momenti. Il «blocco nero» non è ovviamente una
novità , perché su queste colonne ne abbiamo sempre parlato sin
dall’udienza preliminare (quindi prima del rinvio a giudizio), quando
l’avvocato Luigi Li Gotti, difensore di Francesco Gratteri (all’epoca
dirigente dello Sco), citò l’intercettazione di un colloquio telefonico
agli atti della procura di Cosenza, in cui un giovane che si trovava
dentro la Pascoli diceva al suo interlocutore che la scuola era
accerchiata dai black bloc e che speravano andassero alla Diaz, e che di
ciò fosse informato Vittorio Agnoletto, allora leader del «Social Forum»,
oggi parlamentare europeo. Ieri ha parlato nell’aula bunker di palazzo di
giustizia la gente, e si proseguirà oggi con altri testi.
V’è chi ha visto manifestanti fuggire verso piazza Merani, altri residenti
hanno notato giovani che, armati di bastoni, urlando rovesciavano e
ammassavano cassonetti della spazzatura. Altri ancora, allarmati, hanno
tempestato di telefonate i centralini delle forze dell’ordine, chiedendone
l’intervento. V’è chi non ha potuto riferire dinanzi ai giudici quel che
aveva veduto, perché è passato a miglior vita. Il tribunale presieduto da
Gabrio Barone ha però acquisito la testimonianza resa ai carabinieri il 13
agosto del 2001, nell’immediatezza dei fatti. L’uomo aveva dichiarato:
«Nel pomeriggio di venerdì 20 luglio udendo un forte rumore provenire
dalla strada mi sono affacciato dalla finestra che dà su piazza Merani e
ho potuto vedere alcuni giovani vestiti normalmente che erano intenti a
rovesciare cassonetti dei rifiuti e campane di vetro. Un altro episodio
che rammento è occorso nella mattinata del giorno successivo quando ho
notato due persone vestite di nero che passando dalle impalcature
installate alla scuola Pascoli sono salite sul tetto dell’edificio
verosimilmente per osservare la zona dall’alto». Il teste deceduto
assistette anche al passaggio di mezzi della polizia in via Cesare
Battisti sabato, quando sarebbero stati presi d’assalto dai black block
(la Procura ha sempre contestato il lancio di oggetti contro le auto dei
poliziotti). Ma il teste concludeva: «Sempre nella giornata di sabato
verso le ore 21.30 dalla mia finestra ho visto due autovetture con insegne
istituzionali della polizia in transito in via Cesare Battisti verso le
quali dei contestatori che si trovavano davanti alla scuola Diaz e Pascoli
lanciavano bottiglie di vetro e altri oggetti». C’è anche una telefonata
registrata dal 113 alle 22,50 di venerdì 20, con cui una signora abitante
in via Battisti comunica che una cinquantina di persone vestite di nero
stavano entrando nella scuola.

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