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19.07.07

il giornale la polizia sfida i no global


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Treni gratis per i no global, la polizia paga
di Francesco Gambaro - giovedì 19 luglio 2007, 07:00
Contrordine. Domani piazza Alimonda non ospiterĂ solo il corteo no global,
ma anche il dibattito pubblico: «L’estintore come strumento di pace»,
organizzato dal Coisp (coordinamento per l’indipendenza sindacale delle
forze di polizia). In un primo momento sembrava che la manifestazione
fosse stata vietata dal prefetto Giuseppe Romano (“due iniziative
contemporanee non possono coesistere, vedremo come superare quella del
Coisp“). Ma il segretario generale del Coisp, Franco Maccari, cade dalle
nuvole e afferma categoricamente: «Non abbiamo ricevuto alcuna
comunicazione in questo senso dal prefetto. Domani ci saremo». Il Coisp,
quindi, scenderĂ in piazza e lo farĂ nonostante Trenitalia non abbia
voluto concedere (...)

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La polizia sfida i no global
di Francesco Gambaro - giovedì 19 luglio 2007, 07:00
(...) ai poliziotti le tariffe iperscontate previste per i no global. Ma
la novità dell’ultima ora è rappresentata dalla ferma presa di posizione
di Maccari che spazza via il campo da equivoci e annuncia la presenza dei
suoi uomini in piazza Alimonda per un sereno e pacifico confronto
democratico con cittadini, istituzioni e categorie economiche in merito ai
fatti del G8.
«Questo non solo perchè dal prefetto non è arrivata nessuna comunicazione
di divieto - precisa il segretario - ma è la stessa Costituzione a dire
che ognuno ha diritto di manifestare liberamente e una manifestazione
quindi può essere vietata solo per gravi motivi di ordine pubblico». Ergo:
«O ci dicono che siamo dei delinquenti, oppure significa che in Italia non
esiste piĂą uno stato di diritto e ormai siamo in balia di poche frange
estreme alle quali soltanto viene concesso di scendere in piazza». Ma il
responsabile del Coisp punta il dito anche contro la politica dei due pesi
e due misure adottata da Trenitalia che nella lettera di risposta ai
sindacati di Polizia si è limitata a indicare le tariffe agevolate
previste dalla normativa commerciale. Ovvero quelle del 20 per cento per i
viaggi in comitive ordinarie (almeno 10 persone)o la tariffa amica per i
viaggi individuali. Nulla a che vedere con le tariffe iperscontate che
«Trenitalia tiene ben chiuse nel cassetto, pronte a sfoderarle ogni volta
che Disobbedienti, no global, ultras allietano con la loro presenza le
carrozze ferroviarie di Trenitalia». La verità ? «É che ai manifestanti che
occupano o minacciano di occupare le stazioni e i binari, Trenitalia
applica sconti tali che il prezzo del biglietto diventa nullo, irrisorio o
puramente simbolico, mentre se si tratta di manifestanti pacifici e
rispettosi della legge, come i nostri, allora propone le tariffe
ufficiali». Nel frattempo il segretario generale del Coisp ha preso carta
e penna per rispondere alle dichiarazioni di Heidi Giuliani (“Il confronto
non può avvenire a piazza Alimonda e non il 20 luglio“) e a quelle degli
altri compagni Luigi Malabarba, Russo Spena e Migliore Gennaro per i quali
la manifestazione del sindacato «è una provocazione che la dice lunga
della cultura democratica che alberga tra le forze di polizia dopo il
settenato di Gianni De Gennaro». Davvero troppo per Maccari che ha deciso
di presentare un esposto al procuratore della Repubblica per valutare se
queste dichiarazioni «abbiano o meno rilevanza penale quale istigazione a
delinquere o minaccia a pubblico ufficiale». O se presentano «un profilo
di indebita pressione sull’imparzialità a cui sono tenute le autorità di
pubblica sicurezza al fine di indurle ad impedire, mediante
prevaricazione, lo svolgimento di una manifestazione del tutto pacifica e
innocua promossa da un sindacato di polizia, totalmente indipendente come
il Coisp». E mentre i poliziotti si apprestano a scendere in piazza
Alimonda per un dibattito pacifico sul G8, An insiste nello stigmatizzare
la concessione da parte del Comune di un impianto sportivo importante come
il Carlini, giudicando inadeguata la fideiussione di soli 25 mila euro per
una struttura che proprio dagli stessi no global sei anni fa venne
danneggiata per centinaia di migliaia di euro. «Il rischio incidenti è
concreto - affermano il senatore Giorgio Bornacin, il capogruppo regionale
Gianni Plinio e il consigliere comunale Gianni Bernabò Brea - se lo stesso
signor Giuliani afferma di aver dovuto organizzare un servizio d’ordine
interno e non esclude che il clima sia cambiato rispetto alle scorse
manifestazioni». E a Giuliani che allude alla capacità della gente seria
di non raccogliere provocazioni organizzate, i rappresentanti di An
rispondono: «Dovrebbe essere così corretto e chiaro da dire di quali
provocazioni sia a conoscenza e organizzate da chi». Intanto l’ex
direttore della Caritas diocesana, don Piero Tubino auspica «che si faccia
un vero atto di testimonianza di quei dolorosi fatti, ma senza desideri di
vendetta, senza che vengano sparsi semi di violenza rinnovata».

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