12.05.04
Gazzetta del Sud: 47 rinvii a giudizio per Bolzaneto
http://www.gazzettadelsud.it:80/index.asp?Pagina=edizioni.asp&Edizione=edz-in.asp&ART=018&PAG=07
Riguardano agenti e dirigenti della Polizia di Stato e di quella
penitenziaria, medici e personale infermieristico
G8, 47 richieste di rinvio a giudizio
Per l'irruzione alla Diaz e le presunte violenze a Bolzaneto
Michele Quartullo
GENOVA ?? Quarantasette richieste di rinvio a giudizio, oltre 150 parti
lese, di cui 40 sono i no global picchiati nella scuola Diaz, circa 600
persone transitate dalla caserma di Bolzaneto: sono i dati dell'inchiesta
sui presunti soprusi e violenze avvenuti nella struttura della Polizia di
Stato durante i giorni del G8. Le richieste di giudizio, firmate ieri dai
pm del pool G8 e dal procuratore capo Francesco Lalla, che saranno
trasmesse al gip, riguardano agenti e dirigenti della Polizia di Stato e
di quella penitenziaria, medici e personale infermieristico. Le accuse nei
loro confronti sono, a vario titolo, abuso d' ufficio, violenza privata,
falso ideologico, abuso di autorità contro detenuti o arrestati,
violazione dell'ordinamento penitenziario e della convenzione per la
salvaguardia dei diritti dell' uomo e delle libertà fondamentali. Intanto
il Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, in merito alle
47 richieste di rinvio a giudizio, ha ribadito «il convincimento che le
forze di polizia (e in primis la polizia penitenziaria) sono istituzioni
sane e democratiche del Paese, formate da donne e uomini che
quotidianamente svolgono con professionalità, alto senso del dovere, e
dello Stato, il difficile compito di operatori della sicurezza sociale».
«Il reato più grave, l'abuso d'ufficio ?? è l'amaro commento di un
magistrato ?? previsto dall'art. 323 del codice penale, prevede una
condanna da 6 mesi a tre anni di reclusione, per cui quando la condanna
sarà definitiva, il reato potrebbe già essere prescritto. Il nostro lavoro
non dico che è vanificato dai tre gradi di giudizio, ma certamente pochi
imputati sconteranno la pena che sarà a quel punto solo simbolica». Tra
gli indagati figurano cinque medici, tra cui Giacomo Toccafondi,
responsabile sanitario della struttura, Aldo Amenta e Sonia Sciandra . A
Toccafondi i pm hanno contestato, oltre ad altri reati, anche le
violazioni della convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo. In
particolare è accusato di «aver effettuato egli stesso ed aver comunque
consentito che altri medici facessero i controlli e il cosiddetto ??triage?
e le visite al primo ingresso con modalità non conformi ad umanità e tali
da non rispettare la dignità della persona visitata». Tra gli altri
indagati figurano il vicequestore Alessandro Perugini, in quanto
funzionario col grado più alto che si è avvicendato nella caserma, il
generale della Polizia Penitenziaria Oronzo Doria, Biagio Antonio
Gugliotta, ispettore della polizia penitenziaria, responsabile della
sicurezza del centro di detenzione provvisorio, due tenenti dei
carabinieri, e altri componenti delle forze dell' ordine. La posizione
invece del magistrato Alfonso Sabella, all'epoca responsabile del Dap,
indagato in un primo tempo per omesso controllo doloso, è stata stralciata
in quanto nei suoi confronti i pm chiederanno l'archiviazione. Secondo i
magistrati del pool G8, infatti, Sabella sarebbe stato presente solo
saltuariamente in caserma e avrebbe delegato il controllo al generale
Oronzo Doria, all'epoca colonnello. L'inchiesta a cui non hanno
collaborato, a detta di alcuni magistrati, in alcun modo le forze di
polizia, ha avuto invece una svolta dalle dichiarazioni spontanee di due
infermieri e di alcune guardie penitenziarie, sentite dai pm come persone
informate dei fatti. Da parte dei rappresentanti del Sappe, Donato Capece
e Roberto Martinelli, rispettivamente segretario generale e vice
segretario, è stato anche ricordato e fatto proprio il passaggio del
discorso in merito ai fatti del G8 del procuratore generale di Genova
Domenico Porcelli, all'inaugurazione dell'anno giudiziario. «Che fine
hanno fatto gli autori dei saccheggi e della violenza urbana che in quei
giorni sconvolse Genova? Perché le indagini sui teppisti ??non hanno
condotto a risultati numericamente apprezzabili? e perché si pensa che in
quei giorni accaddero solamente l'irruzione alla Diaz e le presunte
violenze a Bolzaneto?».
(mercoledì 12 maggio 2004)