11.01.06
G8/ PROCESSO DIAZ, TESTIMONIANO GIORNALISTI STRANIERI
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G8/ PROCESSO DIAZ, TESTIMONIANO GIORNALISTI STRANIERI
Un teste: "I poliziotti ci offrirono anche la pastasciutta"
11-01-2006 18:26
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Genova, 11 gen. (Apcom) - C'erano presenti anche delle emittenti
straniere, in particolare la Bbc e la Radio olandese, alla ripresa del
procedimento che, davanti alla I Sezione del Tribunale penale di Genova,
presieduto da Gabrio Barone, sta giudicando 29 tra dirigenti, funzionari e
agenti di polizia accusati di vari reati (tra cui lesioni, percosse,
falso, perquisizioni arbitrarie) durante l'irruzione alla scuola Diaz nel
corso del G8 del luglio 2001.
I pm Enrico Lucca e Francesco Cardona Albini, hanno chiamato per primo a
deporre il giornalista della Bbc, William Haygthon, che ha raccontato la
sua esperienza mentre si trovava al terzo piano della scuola Diaz dove era
collocato il media center. "Mentre la polizia stava per arrivare ho visto
una persona accucciata per terra che veniva manganellata e sono quindi
scappato al terzo piano, dove ho cercato di mettermi in contatto col
cellulare con la mia redazione per mandare un pezzo su quello che stava
accadendo. Nel frattempo però è arrivato un poliziotto che minacciandomi
col manganello mi ha impedito di fare il mio lavoro. Poi, dopo qualche
istante, sono stato mandato nel corridoio e insieme ad altri schierato a
faccia contro il muro. Mi hanno tenuto lì per circa una ventina di minuti
e ho anche dovuto staccare il cellulare perché nel frattempo stava
suonando e un poliziotto mi aveva fatto capire che se accadeva ancora me
l'avrebbe sequestrato. Verso la fine di quest'episodio, forse per
rasserenare gli animi è passato un poliziotto con un contenitore e ci ha
offerto della pastasciutta, dopodiché mi hanno lasciato libero. Di seguito
mi sono recato nella scuola di fronte (la Pertini, ndr) e ho visto lo
stato di devastazione in cui era stata ridotta, il sangue sui pavimenti
capelli intrisi di sangue sopra un calorifero e ho mandato un servizio
alla Bbc".
Ha poi deposto Hamish Campbell, un giornalista free lance che lavora per
una società inglese no profit e che ha allestito il centro video del Genoa
Social Forum. Campbell, pur essendo anche lui al Media center non è stato
implicato nelle violenze ma ne ha registrata una parte con un suo video.
Nel filmato si vede l'irruzione della polizia nella scuola, lo sfondamento
di porte, il pestaggio di un giornalista free lance inglese, Marc Covell,
e infine lo stato di devastazione della sala computer da cui erano stati
asportati molti dischi fissi dai computer e altri invece erano stati
danneggiati.
Infine è stata la volta di Samuel Buchanan un no global neozelandese, che
si trovava al primo piano della scuola. "Mi trovavo in una stanza con
altre quattro persone quando sentimmo urla e rumori e dopo un po' la
polizia sfondò la porta e entrarono otto o dieci poliziotti, tre di loro
si diressero verso di me cominciando a picchiarmi con il manganello sulle
gambe sulle braccia e tre volte sulla testa. Mi ero sdraiato in posizione
fetale per ripararmi e solo quando le mie urla cominciarono a essere molto
forti smisero il pestaggio. Alla fine avevo un gran taglio sulla testa e
ematomi un po' dappertutto". In seguito Buchanan sarà anche arrestato ma
rilasciato il giorno successivo.