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13.11.04

G8: imprigionato dalla burocrazia

G8, "imprigionato" dalla burocrazia
IL CASO Universitario in attesa dell'archiviazione non può partecipare ai concorsi

Doveva rispondere di resistenza e lancio di oggetti contro le forze dell'ordine durante i fatti del G8 genovese, ma poi è emerso che non aveva avuto nessuna responsabilità di aver partecipato agli scontri di cui era stato accusato. Un universitario no global, che sta per laurearsi in Scienze politiche, sta aspettando da tre anni l'archiviazione della sua posizione, chiesta anche dal pm Anna Canepa. Il giovane, se non verrà prosciolto al più presto, non potrà neppure partecipare ai concorsi previsti per le specializzazioni. A nulla finora sono servite le numerose istanze presentate dal suo difensore, avvocato Domenico Frisone. L'ufficio del gip, nonostante varie sollecitazioni, per una serie di motivi tecnici, dovuti anche al trasferimento del giudice che aveva assegnato il procedimento, non ha ancora deciso.
Il giovane, attraverso il suo legale, ha dimostrato di non essere stato presente, il 20 luglio del 2001, ai fatti a lui imputati in quanto, circa tre ore prima era stato fermato dalla polizia, insieme a due amici, in un'altra parte della città e la scena era stata filmata dal Tg3: nelle immagini il giovane risulta riconoscibile senza ombra di dubbi.
Dopo il fermo, inoltre, era stato portato, insieme ai due suoi compagni, nella caserma di Bolzaneto. Era tarda mattinata e venne rilasciato soltanto alle due di notte, mentre i fatti di cui è stato accusato si sarebbero svolti nel pomeriggio. Mentre i due suoi amici, uno dei quali era minorenne, erano stati subito prosciolti da ogni accusa, al giovane universitario, che allora frequentava il primo anno di Scienze politiche, all'uscita della caserma, vennero contestate accuse per fatti accaduti tre ore dopo il suo fermo.

El. V.

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