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28.09.04

Diaz: Unita', Gazzeta del Sud, Corriere


http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=38078
G8, i pm portano i filmati della vergogna Diaz
di red
I pubblici ministeri Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini hanno
ribadito e formalizzato nell'udienza preliminare in corso a Genova, la
richiesta di rinvio a giudizio per i 28 poliziotti, dirigenti, funzionari,
capisquadra e agenti, indagati per la sanguinosa irruzione della polizia
nella scuola Diaz, avvenuta nella notte del 21 luglio del 2001 durante il
G8. Toccherà al gip Daniela Faraggi decidere se archiviare o disporre il
processo, anche se è prevedibile che i lavori dellâ??udienza preliminare si
protrarranno ancora per parecchie settimane. Lâ??accusa ha depositato anche
nuovo materiale probatorio, soprattutto numerosi filmati fatti durante il
G8 da operatori televisivi e provenienti da fonti amatoriali.
Nellâ??udienza precedente i pubblici ministeri avevano depositato una
memoria di 261 pagine con le motivazioni dei vari capi d' accusa: falso,
calunnia, lesioni gravi, falso ideologico, furto, e irruzione arbitraria.
Queste le accuse di cui a vario titolo sono chiamati a rispondere
personaggi che ancora oggi sono ai vertici della polizia. Secco il
giudizio della procura genovese: il blitz alla Diaz si è basato su una
colossale montatura e per giustificarne la regia i poliziotti hanno
mentito. «Non si è chiesto - hanno scritto i magistrati nella loro memoria
- il rinvio a giudizio degli imputati per veder loro applicato una sorta
di contrappasso, ma si è cercato al contrario di distinguere ed analizzare
le responsabilità in un modo che non è stato certamente usato nei
confronti delle vittime della operazione Diaz».
Tra i personaggi per cui si chiede il processo, lo ricordiamo, ci sono
lâ??ex vice dirigente dellâ??Ucigos Giovanni Luperi, lâ??ex capo dello Sco
Francesco Gratteri (ieri presente allâ??udienza) Vincenzo Canterini capo del
primo reparto mobile di Roma che con unâ??iniziativa autonoma sferrò
lâ??attacco alla Diaz. Per citare solo alcuni dei nomi più noti.
Nella prossima udienza cominceranno, a porte chiuse, gli interrogatori di
alcuni imputati su richiesta dei difensori tra cui l' ex vice questore
della Digos di Genova Carlo Di Sarro e quattro capisquadra.
L'avvocato Alfredo Biondi, difensore del vice questore romano Pietro
Troiani, il poliziotto che portò le due bottiglie molotov all' interno
della scuola, simulando il ritrovamento di armi che avrebbero dovuto
giustificare la violenza del blitz, al termine dell' udienza ha contestato
i metodi dell' accusa. Lâ??obiezione riguardava lâ??utilizzo dei filmati per
lâ??interrogatorio di Di Sarro. Obiezione accolta dal gip che ha deciso di
limitarne lâ??utilizzo alle riprese di stretta attinenza alla posizione
processuale dell' imputato.
I pm, nella loro memoria al gip, hanno inoltre spiegato: «L'indagine
conclusa ha permesso di verificare la sussistenza di obiettivi elementi
che consentono di ritenere adeguata ed esaustiva la risposta agli
interrogativi principali che sembravano destinati a rimanere insoluti,
proprio per la prevedibile reazione tesa a confondere nella massa
indistinta le responsabilità». «A prescindere dai riscontri che sono
rappresentati dai numerosi documenti filmati - hanno scritto - di cui è
stato possibile avere la disponibilità, le dichiarazioni delle persone
offese costituiscono ancora un dato processuale suscettibile di evoluzione
perchè soltanto dal pieno dispiegarsi della prova orale nel dibattimento
potrà apprezzarsi con quale livello di dettaglio è possibile ricostruire
gli avvenimenti occorsi all'interno della scuola Diaz e così valutare
pienamente la incongruenza e la assoluta inverosimiglianza di ogni
dichiarazione offerta dagli imputati».

http://www.corriere.it/ultima_ora/agrnews.jsp?id=%7B63B412DD-0559-4525-A8D3-0D0D3F779FA5%7D
27 set 20:40 Genova: G8, Comitato Verita' e Giustizia chiede le
dimissioni di 28 poliziotti
GENOVA - Dopo la richiesta di rinvio a giudizio dei 28 poliziotti che
attuarono l'irruzione alla scuola Diaz, nel luglio del 2001, nel corso del
vertice dei G8, il Comitato Verita' e Giustizia torna a chiedere le
dimissioni degli agenti coinvolti. In una lettera aperta, il Comitato
precisa come si possa "ritenere compatibili le posizioni degli altissimi
dirigenti di polizia per i quali e' stato appena chiesto il rinvio a
giudizio, con l'esigenza di tutelare la credibilita' e l'onorabilita'
delle nostre forze dell'ordine e delle nostre istituzioni''.

http://www.corriere.it:80/edicola/index.jsp?path=INTERNI&doc=G8
I pm: menzogne sulla Diaz «Processate 28 poliziotti»
Sulla copertina câ??è la foto di Lena Zuhlke, con la faccia imbrattata di
sangue. Eâ?? una ragazza di ventâ??anni, tedesca di Amburgo. Una degli
«ospiti» della scuola Diaz a cui è andata peggio, fratture varie, lesioni
gravi e permanenti. I magistrati di Genova hanno scelto quellâ??immagine
forte come illustrazione della memoria presentata al giudice che dovrà
decidere sul rinvio a giudizio dei 28 poliziotti indagati per la
sciagurata irruzione avvenuta alla fine del G8, la notte del 21 luglio
2001, nella scuola dove dormivano 93 no global.
Un modo per rievocare nella sua brutalità un fatto di cronaca che sembra
lontano nel tempo. Ma le cui sorti processuali rimangono fonte di
preoccupazione al Viminale. Ieri i magistrati hanno reso ufficiale la loro
richiesta di processo per funzionari, capisquadra e agenti, accusati a
vario titolo di lesioni gravi, falso ideologico, falso e lesioni gravi.
In realtà, ieri era prevista lâ??illustrazione dei filmati usati dalla
Procura per la ricostruzione dei fatti, uno snodo fondamentale di questa
storia. Il pm Francesco Cardona Albini ha rinunciato, chiedendo subito il
rinvio a giudizio. Una mossa a sorpresa, per «velocizzare» un procedimento
che si preannuncia lungo e tortuoso.
Il conto presentato dalla Procura da Genova agli indagati è di quelli
pesanti. Nelle 278 pagine della loro memoria i magistrati colpiscono dove
fa più male. «Alla base dellâ??eccezionale débâcle sul piano giudiziario di
unâ??operazione avvenuta sotto la luce dei riflettori câ??è unâ??inquietante
eppure semplice risposta: "I poliziotti dovevano aver mentito"». Per
rendere più esplicito il concetto, viene fatto un parallelo con la vicenda
dei «quattro di Guilford», i nordirlandesi condannati allâ??ergastolo per
una bomba in un pub e liberati dopo 15 anni di carcere e la scoperta che
la polizia inglese aveva fabbricato prove false per incastrarli.
I pm si riservano per il procedimento le singole attribuzioni di
responsabilità. Ma disegnano un quadro generale a tinte forti su
unâ??operazione definita «illegale dallâ??inizio alla fine». Riflettono sulla
figura del «buon poliziotto» che alla ricerca di un obiettivo che ritiene
«giusto» si permette di «aggiustare i dettagli». Pongono un problema
serio: «Il rovinoso precipitare verso lâ??illegalità - si legge nella
memoria - di comportamenti di rappresentanti delle forze dellâ??ordine
verificatosi nelle giornate del G8 a Genova può indurre a considerare il
reale limite di tenuta e di crisi del sistema vigente».
Viene specificato che non è un atto di accusa verso tutta la polizia
italiana, ma soltanto nei confronti degli indagati. Tra essi ci sono
alcuni degli investigatori più stimati, oggi ai vertici
dellâ??Antiterrorismo. Ã? per ciò che questa vicenda che sembra ormai remota
è così delicata. La decisione del giudice per le indagini preliminari
sulla richiesta di rinvio a giudizio è prevista per la fine di ottobre.
Marco Imarisio

http://www.gazzettadelsud.it:80/index.asp?Pagina=edizioni.asp&Edizione=edz-in.asp&ART=019&PAG=08
Sono imputati di falso, calunnia e lesioni gravi per l'irruzione tre anni
fa nella scuola Diaz a Genova
G8, i pm chiedono il giudizio per ventotto poliziotti
Paolo Mattarana
GENOVA â?? (Ansa) I pm Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini hanno
ribadito e formalizzato ieri nell'udienza preliminare la richiesta di
rinvio a giudizio per ventotto poliziotti, tra dirigenti, funzionari,
capisquadra e agenti, per la sanguinosa irruzione della polizia nella
scuola Diaz, avvenuta il 21 luglio del 2001 durante il G8. La richiesta è
stata fatta ieri davanti al gip Daniela Faraggi al termine della
requisitoria del pm Cardona Albini, che ha anche depositato numerosi
filmati provenienti da varie fonti, anche amatoriali. I poliziotti sono
imputati a vario titolo di falso, calunnia, lesioni gravi, falso
ideologico, furto, e irruzione arbitraria nella scuola Pascoli. Secondo
l'accusa, «alla base dell'eccezionale "debacle" sul piano giudiziario di
un'operazione avvenuta sotto le luce dei riflettori» vi era «una
inquietante eppure semplice risposta: "i poliziotti dovevano aver
mentito"». «Non si è chiesto â?? hanno scritto i magistrati nella memoria
dell'accusa depositata venerdì scorso â?? il rinvio a giudizio degli
imputati per veder loro applicato una sorta di contrappasso, ma si è
cercato al contrario di distinguere ed analizzare le responsabilità in un
modo che non è stato certamente usato nei confronti delle vittime della
operazione Diaz». Intanto, nella prossima udienza del 2 ottobre
cominceranno gli interrogatori di alcuni imputati su richiesta dei
difensori tra cui l'ex vice questore della Digos di Genova Carlo Di Sarro,
difeso dagli avvocati Giuseppe Giacomini e Pier Giovanni Junca, e quattro
capisquadra, assistiti questi ultimi dall'avv. Piero Porziani. L'avvocato
Alfredo Biondi, difensore del vicequestore romano Pietro Troiani, il
poliziotto che portò le due bottiglie molotov all'interno della scuola, al
termine dell'udienza ha contestato i metodi dell'accusa. I pm, infatti, si
erano opposti alla richiesta dell'avvocato Pier Giovanni Junca di poter
utilizzare per l'interrogatorio del suo assistito, il vicequestore Carlo
Di Sarro, alcuni filmati depositati ieri dall'accusa. A quel punto, il
giudice Daniela Faraggi ha deciso un uso limitato dei filmati, di stretta
attinenza alla posizione processuale dell'imputato. «I pubblici ministeri
in questo modo hanno cercato di condizionare la difesa», ha commentato
Biondi che ha poi sottolineato: «Non so se accettare questa liturgia
puramente formale, come se la difesa fosse ospite dell' accusa e non parte
del processo». «Con questo criterio â?? ha concluso â?? penso proprio che non
farò interrogare i miei assistiti». Il pm Enrico Zucca, in merito alle
dichiarazioni dell'avv. Biondi, ha ribattuto che «l'eccezione sollevata
dall'accusa, riguardo l'utilizzo dei filmati da parte delle difese, era
puramente tecnica». I pm, nella loro memoria al Gip, hanno inoltre
spiegato: «L'indagine conclusa ha permesso di verificare la sussistenza di
obiettivi elementi che consentono di ritenere adeguata ed esaustiva la
risposta agli interrogativi principali che sembravano destinati a rimanere
insoluti, proprio per la prevedibile reazione tesa a confondere nella
massa indistinta le responsabilità».
(martedì 28 settembre 2004)

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