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03.10.04

Carta: si cambia rotta forse

da carta

LORO DELLA DIAZ

SI CAMBIA ROTTA FORSE. L'ex presidente della camera Luciano Violante in un dibatti oalla Festa dell'Unita' a Genova si dice favorevole alla commisisone d'inchiesta sul G8. E' una vera svolta o solo una manovra elettorale?

E' ricomparso Violante. E' ricomparso nel senso che dopo due anni è tornato ad occuparsi del G8 genovese. E stavolta ha fatto una promessa, ha detto che l'unico modo per arrivare a definire la verità sul G8 è una commissione parlamentare d'inchiesta un fatto nuovo e importante, sfuggito ai media, ma non a chi si batte per avere verita' e giustizia sui luglio genovese.
Per Luciano Violante questo è un fatto significativo anche sul piano personale, perché l'ex presidente della Camera ha attraversato il G8 dl Genova, e ciò che rappresenta, in un modo insolito ma impegnativo. Fu proprio lui, il 20 luglio 2002, a presentarsi in piazza Alimonda, nell'anniversario dell'uccisione di Carlo Giuliani, primo dirigente dei Os a scendere in quella; piazza. Fu pesantemente fischiato. Violante sapeva che avrebbe avuto un'accoglienza così, ma non aveva rinunciato a esserci, convinto evidentemente che si trattasse dì un passo da compiere, una sorta di riparazione pubblica per la colpevole defezione del suo partito alla manifestazione del 21 luglio 2001, il giorno seguente l'uccisione di Carlo.
Nel 2002 Violante incasso' fischi con l'aria di chi vorrebbe dire *avete ragione., e tornò a casa. In questi anni quel suo gesto è sembrato soprattutto simbolico, perché dopo quel giorno, a quanto si sa, non si è più occupato del G8 genovese e delle sue conseguenze [inchieste, processi, risvolti politici]. Violante è però tornato a Genova il 17 settembre scorso e si è nuovamente espresso su qualche accadde nel luglio 2001. II contesto era un dibattito a onor del vero generico [il titolo era "i giorni del G8 tre anni dopo"...], inserito all'ultimo momento nel calendario della festa nazionale dell'Unità, all'infelice orario unico in quasi trenta giorni di festa- alle 16,15. In aggiunta, il dibattito è avvenuto dopo le polemiche per la presenza, poi furbescamente cancellata, di Claudio Scajola ministro degli Interni nel 2001, a un dibattito sull'immigrazione.
Comunque sia, l'onorevole Violante una posizione precisa, che a questo punto ha il valore di un impegno politico, tanto più che sul palco accanto c'erano parlamentari [Graziella Mancia, Francesco Martone, Giannicola Sinisi) e poi Giuliano Giuliani, Massimiliano Morettini [Arci] Antonio Bruno[Comitato verita' e giustizia per Genova)
Violante ha naturalmente precisato che il varo della commissione sarà possibile solo quando il centrosinistra sarà nuovamente maggioranza, ma la sua affermazione è di particolare rilievo perche' niessun dirigente del principale partito di opposizione si era mai espresso cosi' chiaramente. E Violante, fra i dirigenti DS e' considerato piu' vicino agli apparati di curezza dello Statto, quindi il piu' autorevole in materia.
Alla Camera e al senato esistono già proposte di legge che chiedono la commissione. Quella depositata a Montecitorio, ad esempio , è firmata da esponentii di tutte le opposizioni [Mascai- Rifondazione, Carlo Leoni per i DS, Marco Boato per i Verdi, Gianclaudio Bressa per la Margherita, Enrico Buemi per lo Sdi, Gabrilla Pistone per i comunisti italiani], e fu illlustrata alla stampa insieme ai rappresnteanti del comitaot verita' e giustizia.Questa proposta, tuttavia, aveva finora il sapore di una lodevole iniziativa di bandiera, senza reali prospettive d'approvaizone, visto il risoluto no della maggioranza: E c'era soprattutto il dubbio che non tutti i partiti, con le rispettive leaderschip si sentissero impegnati anche per il futuro, nell'ipotesi di nuovi più favorevoli scenari parlamentari. .
V'iolante sembra avere spezzato il ghiaccio in seno ai Ds, ritenuti a torto o a ragione piuttosto fr,ddi rispetto all'ipotesi di inserice l' istituzione di una commissione d'iindagine suI G8 2001 nel programma elettorale per la prossima legislatura. .Ora tante incertezze e timidezze possono essere superate. Diciamo pure che non ci sono più scuse, specie davero si pensa, come si dice, che il programma elettorale dev'essere costruito nella societa' con le associazioni, i gruppi, i simpatizanti. La società civile, se chiamata a partecipare davvero, saprà dare le sue indicazioni, a questo livello e' da tempo diffusa la convinzione che senza verità e giustizia su Genova il processo democratico restera' menomato , e la nuova legislatura comincera' nel modo sbagliato.


Lorenzo Guadagnucci

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