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21.05.10

carta Io canto Genova brucia e voi?


http://www.carta.org/campagne/genova+2001/19559

Io canto Genova brucia e voi?
Andrea don Gallo
[20 Maggio 2010]

Un appello di solidarietà rivolto da Don Gallo a Simone Cristicchi,
minacciato dal Coisp per aver cantato «Genova brucia» al grande concerto
del primo maggio a Roma.

Dopo lo spettacolare concerto del primo maggio a Roma, dove Simone
Cristicchi , ha cantato : «Genova Brucia», mi è giunto un comunicato del
Coisp [coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia],
in data 4 Maggio 2010.
Il segretario generale del Coisp, Franco Maccari, attacca e definisce
Cristicchi: «cantore dell’infamia» e lo considera «questo vile
personaggio» annunciando orgogliosamente minacce e promesse di
«affettuosi» attestati all’email ufficiale del cantante.
La canzone «Genova Brucia» è attuale e bruciante. Vuol svegliare le
coscienze addormentate. Il testo attinge dagli stessi Atti giudiziari e
chiede di accertare la verità, senza voler creare meccanismi di
criminalizzazione indiscriminata nei confronti di tutti i poliziotti. La
verità fa male? Tutti dobbiamo interrogarci a partire dal parlamento. Nel
Luglio 2001, abbiamo trascorso a Genova giornate e nottate «allucinanti»,
dal principio alla fine, dalla militarizzazione alla umiliazione della
nostra città. Porto chiuso, aeroporto presidiato, stazioni ferroviarie e
uscite autostradali bloccate. Negozi barricati. E’ soprattutto saltata la
legalità. Con numerosi e inaspettati episodi di «squadrismo di stato»,
culminati, passando da via Tolemaide a Piazza Alimonda, da Corso Italia
alla Pascoli, al Blitz alla Diaz, nella tortura della caserma di
Bolzaneto. Carlo è Morto.
Tra le responsabilità singole più o meno gravi o devianze di gruppi rimane
il vuoto totale nel delineare quale è stata la «linea» e la catena di
comando. L’arma dei carabinieri? Il capo della polizia? Il ministro degli
interni? La canzone di Simone ci stimola a preparare per il prossimo anno,
il decennale del G8 del 2001. Una Nazione che cancella la memoria è senza
futuro. Un vecchio prete genovese lancia un appello a tutti e soprattutto
ai cantanti e musicisti della libertà e dell’amore, per esprimere
solidarietà alla parte democratica delle forze dell’ordine, alla Famiglia
Giuliani, a Simone Cristicchi minacciato e alle centinaia di migliaia di
protagonisti pacifici di quelle indimenticabili giornate. In attesa di far
emergere le responsabilità politiche l’onestà è la miglior politica.

Io Canto Genova Brucia e voi?

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