14.09.03
Avvenire, «Ma perchè tutti promossi?»
Avvenire, 14 settembre
IL TESTIMONE
«Ma perchè tutti promossi?»
da Milano Antonella Mitola
Lorenzo Guadagnucci, redattore economico del resto del Carlino e autore del libro «Noi della Diaz», era nella scuola la notte del 21 luglio al momento dell'intervento della polizia. «Giudichiamo positivamente l'esito dell'inchiesta. I magistrati che hanno indagato hanno incontrato ostacoli di tutti i tipi, ma hanno lavorato bene e hanno prodotto una documentazione molto credibile di elementi di prova».
Lei evidenzia il fatto che alcuni dirigenti della polizia che hanno preso parte all'operazione sono stati promossi di grado.
Questa è la parte che più inquieta. Che questo fosse l'esito dell'inchiesta era ormai noto da tempo, perché tali e tanti sono gli elementi di prova. Non esiste una versione alternativa dei fatti rispetto a quella che diamo noi, intendo i 93 che erano nella scuola. L'ultimo caso a luglio Francesco Gratteri da capo dello Sco è diventato capo della sezione antiterrorismo. Quello che ci chiediamo è quale tipo di messaggio si vuole dare con queste promozioni. Perché credo che sia legittimo chiedersi se l'essere stati presenti alla scuola Diaz durante l'operazione sia diventato un merito professionale. Non vogliamo vendette. Ma nell'interesse della polizia, del suo buon nome, visti i processi che ci saranno, queste persone dovrebbero forse fare un passo indietro.
Solo l'inchiesta della magistratura non basta?
Credo che occorra spiegare agli italiani perché è successo quello che è successo a Genova, dire dove sono le responsabilità ai più alti livelli. Credo che questa sia un'operazione che non può fare solo la magistratura, che si limita ad accertare le responsabilità penali. Occorre invece un'operazione di ricostruzione della verità storica, di responsabilità operative e politiche, e questo può farlo solo una commissione parlamentare.