18.10.07
Avanti IL PARLAMENTO INDAGHERÃ SUI FATTI DI GENOVA
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IL PARLAMENTO INDAGHERÃ SUI FATTI DI GENOVA
G8, commissione inutile
18/10/2007
Ci aveva provato la stagione di Tangentopoli a delegittimare e ad
annientare l’ordine costituito in Italia. Ora ci riprovano cercando in
tutti i modi di costituire una commissione d’inchiesta per i fatti del
G8 di Genova del 2001. Un vero incubo che riporta indietro le lancette
della storia e fa ripiombare il nostro Paese nel periodo oscuro dei
tribunali giacobini. È questo quello che vogliono fare i vari no global,
disobbedienti, post, ex e neo comunisti. Al grido di “alla forca, alla
forca�, la commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati
ha dato il primo via libera a una commissione che sommergerà l’ordine
costituito.
Ora, prendiamo in considerazione la frase di apertura de “Le due città �
di Dickens: “Era il migliore dei tempi possibili, era il peggiore dei
tempi…�. Lo scrittore faceva riferimento alla Rivoluzione Francese, che
aveva avuto inizio nel 1789 con le sue promesse di “Libertà ,
Eguaglianza, Fraternità �, e che si era ispirata alla Rivoluzione
Americana (1775-1783). In Francia, la Rivoluzione poneva fine a mille
anni di regime monarchico, anni di vantaggi per privilegiati, e aveva
trasformato la nazione in Repubblica. Queste erano le buone nuove, le
cattive consistevano nel fatto che al potere erano arrivate le persone
sbagliate. Costoro erano i Giacobini, che all’inizio erano moderatamente
rivoluzionari e patrioti, ma che presto persero il controllo nei
confronti degli estremisti come Massimiliano Robespierre e inaugurarono
un “regno del terrore�, caratterizzato da brutali repressioni contro
nemici percepiti anche all’interno della Rivoluzione, a cui non veniva
concessa nemmeno la possibilità di provare di non esserlo. In nome della
difesa della Rivoluzione, venivano negati i diritti individuali e
venivano sospese le libertà civili. Venivano fatte passare leggi che
permettevano di accusare quelli che erano designati come
contro-rivoluzionari o nemici dello Stato, per crimini indefiniti contro
la libertà . Ne risultarono ingiustizie estese a migliaia di persone
accusate per quelli che Orwell ha definito come “crimini ideologici�, o
per opinioni espresse liberamente e per azioni giudicate ostili allo
Stato, sotto un sistema giudiziario di “vigilanza sul vicino� da parte
del Tribunale Rivoluzionario (illegale) di Parigi, che non prevedeva
diritto di appello. Questo produceva lo spettacolo pubblico di un
percorso inglorioso e di una rapida fine dovuta al metodo della pena di
morte scelta a quel tempo (la ghigliottina), che era barbara sì, ma
rapida, e anche un modo più semplice, meno doloroso, per eliminare le
vittime, rispetto all’iniezione letale, usato in 37 su 38 Stati degli
Usa, che costringe il condannato a sopportare una morte lenta, un’agonia
prolungata, incapace di urlare, mentre stanno facendolo soffrire durante
gli ultimi istanti della sua vita. Esempi di questa barbarie non sono
eccezioni, sono la regola. La Commissione che indagherà su quello che è
successo nel 2001 a Genova è pressappoco la stessa cosa, ghigliottina a
parte. L’umanità , in sostanza, conosce solo piccole ragioni e
piccolissime libertà , delle alte e immense non sospetta neppure. E solo
queste illuminerebbero e definirebbero le piccole ragioni e le
altrettanto piccole e oscure aspirazioni alla libertà . Perché tre o
quattro miliardi di piccole ragioni e di piccoli impulsi alla libertà ,
posti così, senza luce, alla guida della vita, del suo fluire giÃ
irragionevole, sono tanti: è che sono mediocrità , interessi,
opportunismo. Si vorrebbe, in mezzo agli uomini, qualche grande e
indubitabile ragione, che non fosse soltanto interesse o tornaconto,
faccenda del particolare (l’individuo), ma un po’ di tutti; e
soprattutto non ingannasse, e non mettesse, per conquistarlo o
circuirlo, l’uomo al centro della vita. Secondo una valutazione non
tanto approssimativa, l’era tolemaica è finita. Ora la Commissione sui
fatti del 2001 al G8 di Genova è assolutamente inutile perché ispirata
dai soliti pregiudizi ideologici della sinistra. Le inchieste del
Parlamento nascono soprattutto dall’esigenza di fare luce su fatti e
circostanze di cui non si conosce l’effettiva dinamica. In Italia vi
sono ben due processi che stanno indagando su quegli episodi. Quanto
costerà alle casse dello Stato l’istituzione di questo inutile tribunale
giacobino? Peraltro il pubblico ministero del processo alle forze
dell’ordine impegnate durante il G8 del 2001 a Genova le ha, proprio
pochi giorni fa, di fatto scagionate scaricando la colpa dei tafferugli
sull’orda di barbari che quel giorno, senza alcuna motivazione, decisero
di aggredire deliberatamente le forze di pubblica sicurezza. Se la
sinistra radicale vuole svolgere un processo mediatico e ideologico
contro polizia e carabinieri dovrà fare i conti con tutti gli
antigiacobini e liberali pronti a difendere i servitori dello Stato. Non
possiamo permettere che in Italia si consumi da parte di una sinistra
becera e forcaiola una delle più gravi usurpazioni di potere che non ha
precedenti, né nel nostro Paese, né in Europa e non so nel resto del
mondo. Con il tam-tam dei telefonini, con una circolarità a pronta
presa, con immediati incendi e aggressioni alle forze dell’ordine, le
forze del disordine non potranno prevaricare sostituendosi ai poteri
dello Stato. I cattivi eroi del G8 di Genova sono stati ingannati e
invitati da improvvisati plenipotenziari a farsi interpreti legalità .
Non possiamo permettere alla teppa - visto che ora qualche bravo
picchiatore in trasferta a Genova nel 2001 siede in Parlamento - ottenga
di imporre una volontà tribale che ha soverchiato i poteri (e le
impotenze) dello Stato. La violenza di Genova non ha vinto la sua sfida.
Certi violenti che hanno assunto il potere, vogliono umiliare le
pubbliche autorità , espropriandole dei poteri che la legge assegna loro
in esclusiva. Lo Stato non detiene più il monopolio legittimo della
forza. La teppa ha preso il potere, ha picchiato gli agenti, ha bruciato
e distrutto imponendo la forza del disordine su quella dell’ordine. Ora
bisogna ripristinare lo “Stato di diritto� è privare la teppa della loro
autorità . www.beppecipolla.com
Beppe Cipolla