21.03.06
ANSA: testimonianza disabile maltrattato a Bolzaneto
http://www.megachip.info/modules.php?name=News&file=article&sid=2674
G8, testimonianza di disabile maltrattato dalla polizia a Bolzaneto
Martedė, 21 marzo 2006
A testimoniare per primo oggi, nel processo per i fatti di Bolzaneto,
avvenuti nel luglio del 2001 durante il G8, č stato Massimiliano A., 36
anni, napoletano, disabile al cento per cento. "Gli agenti mi hanno perso
in giro - ha raccontato - per la mia bassa statura, dicendomi 'adesso
siamo al circo, vediamo cosa sai fare', e anche 'vieni a vedere che c'é il
nanō".
Massimiliano ha anche rivelato che per un'ora non riuscė a farsi
accompagnare in bagno, per cui si fece addosso la pipė. "Trascinato
malamente in bagno - ha aggiunto - mi diedero 15 secondi di tempo per fare
le mie funzioni, con la porta tenuta aperta".
Il teste ha poi raccontato che al suo arrivo nella caserma di Bolzaneto
venne tenuto in piedi insieme ad altri manifestanti, contro il muro, per
cui dal dolore ebbe un collasso.
All' udienza di oggi Massimiliano, assistito dall' avv. Raffaella Multedo,
č arrivato accompagnato, in quanto non riesce a reggersi sulle gambe, a
causa di numerose operazioni subite nel corso degli anni.
Massimiliano nei giorni del G8 era arrivato a Genova al seguito del padre,
un dirigente Cobas degli insegnanti, ed era stato arrestato a Quarto
insieme ad altri no global. Finė anche nel carcere di Alessandria, ma la
sua posizione venne poi archiviata dal gip.
Nel corso del processo ha testimoniato un altro manifestante, Claudio
Benetti, 49 anni, di Schio (Vicenza), attivista di Rifondazione Comunista,
il quale venne arrestato e portato a Bolzaneto sabato 22 luglio. Il teste,
assistito dall' avv. Silvia Rocca, dopo aver raccontato i pestaggi subiti
dai poliziotti ha sottolineato la presenza di due carabinieri dai modi
umani, che davano consigli agli arrestati per evitare ulteriori
sopraffazioni.
"All'inizio della notte sono stati di guardia i carabinieri - ha detto -
ed č stato il periodo migliore. Ci hanno lasciati per qualche tempo
seduti, ci hanno portato dell'acqua, qualcuno di loro č venuto anche in
seguito a confortarci. Si vedeva che soffrivano pių di quanto soffrivamo
noi. Vorrei conoscere i loro nomi per ringraziarli personalmente. Quelli
che ci bastonavano erano della polizia e della guardia carceraria o
penitenziaria".(ANSA).