06.04.07
ansa: aperta inchiesta su sparizione molotov
- GENOVA, 5 APR - Alcuni poliziotti sarebbero indagati per la sparizione delle due bottiglie molotov, fonte di prova a carico di alcuni poliziotti
imputati di falso e calunnia nel processo per la sanguinosa irruzione della polizia nella scuola Diaz, durante il G8. La notizia e' stata anticipata oggi da ''La
Repubblica''.
Le due bottiglie incendiarie vennero trovate il 21 luglio del 2001 in una aiuola di corso Italia dal vicequestore pugliese Pasquale Guaglione che le
consegno' al generale Valerio Donnini.
Le molotov finirono a bordo di un furgone Magnum della polizia guidato da Michele Burgio, autista del vicequestore romano Pietro Troiani che, secondo
l'accusa, in serata le avrebbe introdotte nella scuola.
A gennaio, nel corso del processo per i fatti accaduti nell'istituto Diaz, emerse che le due bottiglie molotov forse erano state erroneamente distrutte. La
questura, su richiesta della procura, aveva spiegato nella sua relazione ai pubblici ministeri che ''le due bottiglie non sono piu' nella disponibilita' del nucleo
regionale Artificieri Liguria''.
Il giudice Gabrio Barone ordino' quindi alla procura di avviare un' inchiesta per la sparizione delle due bottiglie incendiarie, poi affidata al pm Patrizia
Petruzziello.(ANSA).
(V. 'G8: MOLOTOV DIAZ; APERTA INCHIESTA...' DELLE 19.33) (ANSA) - GENOVA, 5 APR - ''E' il primo risarcimento verso quelle persone che furono
assalite nel sonno, e massacrate e torturate nella caserma di Bolzaneto''. E' il commento di Vittorio Agnoletto, europarlamentare, portavoce del Genoa
Social Forum ai tempi del G8 di Genova, e di Antonio Bruno, del Comitato Verita' e Giustizia per Genova, alla notizia dell'incriminazione di alcuni poliziotti
genovesi che sarebbero stati coinvolti nella sparizione dalla questura delle molotov attribuite ai manifestanti picchiati nella scuola Diaz.
Le bottiglie incendiarie, secondo l'accusa, introdotte nella scuola dalle forze dell'ordine, sono di recente scomparse, forse distrutte, dal luogo in cui
dovevano essere custodite. ''Oggi - aggiungono - a distanza di anni, proprio quando durante il processo sarebbe stato possibile capire chi ha confezionato
le due molotov, si scopre che la prova piu' importante del famigerato assalto della polizia non c'e' piu'''.
Agnoletto e Bruno chiedono percio' ''se e' stato un errore, una coincidenza, o una sapiente sparizione di prove?'' ''Questa vicenda - concludono -
sottolinea ancora una volta la necessita' di chiedere verita' e giustizia per i fatti del luglio 2001 a Genova, istituire subito una commissione parlamentare di
inchiesta e rimuovere da incarichi di responsabilita' chi ha guidato le operazioni in quei giorni, in primis il capo della polizia Giovanni De Gennaro''.(ANSA).