05.04.08
altreconomia Come sono ingenui questi 007
Come sono ingenui questi 007
Lorenzo Guadagnucci
Fonte: http://www.altreconomia.it/noidelladiaz/
30 marzo 2008
Il dottor Giovanni Luperi, recentemente promosso capo del dipartimento
Analisi dei servizi segreti, si è presentato ieri in tribunale a Genova
per "deposizioni spontanee" al processo per i fatti della scuola Diaz,
nel quale è imputato. Il dottor Luperi, fra le altre cose, ha detto che
proprio non poteva pensare che fosse tutto falso, riferendosi
all'accoltellamento denunciato da un agente e al possesso, da parte di
93 persone, di ben due bombe molotov. In quanto persona informata dei
fatti, mi permetto di non credere a tanta ingenuità da parte di un
funzionario che all'epoca dei fatti non era ancora arrivati ai vertici
dei servizi segreti, ma era pur sempre il numero due dell'Antiterrorismo...
Ma c'è un'altra cosa che vorrei chiedere al dottor Luperi, se avessi
modo d'incontrarlo. Vorrei chiedergli perché "un uomo delle istituzioni
come lui" (così si è autodefinito in aula, affermando anche di essere
"profondamente addolorato" per le ferite e gli arresti ingiustamente
inflitti la notte del 21 luglio 2001), si è avvalso della facoltà di non
rispondere e ha così rifiutato di esporsi alle domande dei pm e degli
avvocati. Non dovrebbe un "uomo delle istituzioni" collaborare con la
magistratura? E non dovrebbe dare delle spiegazioni, oltre ad esprimere
così tardivamente il proprio dolore?
Qui sotto l'articolo del Secolo XIX sulla sua "deposizione spontanea" in
aula, facoltà concessa agli imputati e che non prevede contraddittorio.
Luperi: «Non potevo pensare che fosse tutto falso»
«Sono sinceramente addolorato per questa vicenda, per le persone ferite
e per gli arrestati. Sono un uomo delle istituzioni e attendo perciò con
fiducia il giudizio della magistratura». Lo ha detto questa mattina
Giovanni Luperi, all?epoca del G8 vice capo Ucigos, uno dei vertici
della Polizia imputati nel processo per la sanguinosa irruzione nella
scuola Diaz. Luperi ha reso stamani spontanee dichiarazioni davanti al
Tribunale.
Dapprima ha spiegato il suo ruolo durante i giorni del G8 a Genova, che
non era di polizia giudiziaria, ma solo di coordinamento e di natura
informativa.
In particolare la notte della Diaz, Luperi ha raccontato che si trovava
davanti alla scuola solo per organizzare la perquisizione. «Poi
cominciarono a uscire i feriti - ha raccontato - e a quel punto potevo
anche pensare che fossero stati atti di violenza gratuita da parte delle
forze dell?ordine oppure di una certa resistenza da parte degli
occupanti l?istituto».
«Ad un certo punto - ha aggiunto - un agente ci ha raccontato anche di
essere stato accoltellato da un no global dentro la scuola. Poi i
poliziotti incominciarono a portare fuori della scuola gli oggetti
sequestrati: mazze, bastoni, e le due bottiglie molotov». Luperi ha
aggiunto: «Francamente non potevo pensare che fosse tutto falso»