COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
Newsletter n. 14– 17 Luglio 2006
COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
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Newsletter n. 14 – luglio 2006
1. GENOVA, CINQUE ANNI DOPO
2. LA COMMISSIONE D'INCHIESTA
3. I PROCESSI
4. PRESCRIZIONE E AMNISTIA
5. PROMOZIONE CONTINUA
6. IL RITORNO DI SCAJOLA
7. GENOVA, LUGLIO 2006
8. IN RIVISTA
1. GENOVA, CINQUE ANNI DOPO
Sono già passati cinque anni dai fatti del G8. Questo anniversario
ha
tuttavia un sapore speciale, perché stavolta c'è un interlocutore
diverso
alla guida del governo. La nuova maggioranza di centrosinistra ha vinto
le
elezioni sulla base di un programma che alla pagina 77 indica la necessità
di istituire una commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti di Genova.
E' un cambiamento importante, perché può imprimere una svolta
decisiva al
lavoro che stiamo facendo al fine di affermare la prevalenza di quei
principi etici e costituzionali che finora sono stati calpestati. Non ci
facciamo comunque illusioni: la falsa partenza, all'inizio di giugno,
sull'istituzione della commissione dimostra che la strada è in salita,
nonostante il cambio di maggioranza. E' il momento di non mollare e semmai
di intensificare le nostre attività e rafforzare le nostre rivendicazioni,
che poggiano su un lavoro culturale e politico che dura ormai da cinque
anni.
2. LA COMMISSIONE D'INCHIESTA
Il programma di governo presentato dall'Unione agli elettori sotto il
titolo “Per il bene dell'Italia” include queste parole: “[...]
basti
pensare ai fatti di Genova, per i quali ancora oggi non sono state chiarite
le responsabilità politica e istituzionale (al di là degli
aspetti
giudiziari) e sui quali l'Unione propone, nella prossima legislatura,
l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta”. E' un
impegno
importante, ma la prima proposta di legge per una commissione monocamerale
presentata da oltre cinquanta senatori – primo firmatario Gigi Malabarba
–
è stata ritirata dopo pochi giorni perché ci si è accorti
che difficilmente
sarebbe stata approvata dal Senato: un cospicuo numero di parlamentari del
centrosinistra sembra indisponibile a votare l'istituzione della
commissione. E' quanto lo stesso Malabarba ha fatto capire in un suo
intervento sul settimanale Carta. Si è scelto così di imboccare
una strada
diversa, con un progetto di legge per una commissione bicamerale, partendo
stavolta dalla Camera dei deputati, dove il terreno è considerato
più
favorevole: i tempi però si allungheranno notevolmente e il problema
emerso
con la proposta-Malabarba si ripresenterà, visto che il Senato dovrà
comunque dire sì. E' chiaro che la commissione è a rischio.
E' necessario
esercitare una forte pressione sul ceto politico e “obbligare”
i
parlamentari del centrosinistra a rispettare l'impegno preso con gli
elettori.
–IL PROGRAMMA DELL'UNIONE
–LA PROPOSTA DI LEGGE (POI RITIRATA) AL SENATO
3.I PROCESSI
Nel silenzio dei maggiori mezzi d'informazione si susseguono a Genova le
inchieste per i principali processi scaturiti dal G8. Nei mesi scorsi sono
state ascoltate decine di testimonianze delle persone che hanno subito
violenze e abusi alla scuola Diaz e alla caserma di Bolzaneto. Ne è
uscito
un quadro agghiacciante di violazione della legalità e dei diritti
umani.
In alcuni casi i testimoni hanno riconosciuto, tramite foto e filmati,
alcuni degli imputati. Nei prossimi mesi saranno ascoltati anche gli
imputati: sarà ancora più importante esserci e diffondere
il contenuto
delle udienze. Il nostro Comitato si è impegnato a garantire ospitalità
e
accoglienza per i testimoni in arrivo a Genova (molti dall'estero) e ha
fatto il possibile affinché si sentissero a proprio agio, in modo
da
limitare lo stress psicologico. Abbiamo anche promosso la costituzione di
un Osservatorio internazionale: intellettuali, giornalisti, attivisti,
politici sia italiani che stranieri hanno seguito le udienze e scritto
resoconti di quanto ascoltato. E' un modo anche questo per contrastare
l'indifferenza e il silenzio. Le udienze Diaz e Bolzaneto sono state
rinviate al 18 settembre (Bolzaneto) ed al 27 settembre (Diaz) per lo
sciopero degli avvocati.
Quanto al processo contro le 26 persone accusate di devastazione e
saccheggio, ha subito uno stop per la necessità di sostituire un
giudice: le
udienze riprenderanno a settembre. Sul nostro sito, nella sezione “rassegna
stampa”, gli articoli usciti sulla stampa (soprattutto locale).
LA RASSEGNA STAMPA
4.PRESCRIZIONE E AMNISTIA
E' bene ricordare che sui processi incombe il rischio della prescrizione.
Per la maggior parte dei reati contestati agli agenti, questa scatta dopo
7
anni e mezzo (ma c'è un margine di discrezionalità per i giudici):
perciò è
fortemente improbabile che i processi Diaz e Bolzaneto arrivino al terzo
grado di giudizio. Il pericolo non esiste invece per il processo ai 26,
perché in questo caso le pene previste sono più alte e i tempi
di
prescrizione di conseguenza più lunghi (e oltretutto il processo
è iniziato
prima). E' attualmente in discussione anche un provvedimento di amnistia,
che potrebbe “favorire” anche gli agenti imputati per una parte
dei reati.
Occorrerà seguire con attenzione gli sviluppi del dibattito parlamentare.
5. PROMOZIONE CONTINUA
Sono passati cinque anni e gli agenti imputati nei processi genovesi
continuano nelle loro brillanti carriere. Gli ultimi premiati sono Gilberto
Caldarozzi, impegnato alla scuola Diaz come vice capo dello Sco, imputato
per falso e calunnia, promosso capo dello Sco e ora divenuto primo
dirigente “per meriti straordinari”: i suoi uomini nell'aprile
scorso hanno
arrestato Bernardo Provenzano. Spartaco Mortola, che partecipò al
blitz
alla Diaz come capo della Digos di Genova, anche lui imputato al processo
in corso, era divenuto vice questore di Alessandria: nelle settimane scorse
il nuovo scatto di carriera, con la nomina a vice questore di Torino.
6. IL RITORNO DI SCAJOLA
Il ministro del G8, quello che non ha mai condannato i soprusi e gli atti
illegali compiuti dalle forze dell'ordine, l'uomo che fu costretto a
dimettersi per avere definito “un rompicoglioni” Marco Biagi
poche
settimane dopo la sua uccisione e nel pieno delle polemiche sulla mancata
concessione della scorta, è stato definitivamente sdoganato. L'11
luglio
scorso è stato eletto – all'unanimità – presidente
del Comitato
parlamentare di controllo sui servizi segreti (il Copaco). E' uno dei pochi
incarichi parlamentari che di norma spettano all'opposizione: di solito
viene designato l'ex ministro degli Interni (nella passata legislatura il
presidente del Copaco era Enzo Bianco). Il centrodestra ha però indicato
Scajola e non Beppe Pisanu, che aveva sostituito il collega dopo la gaffe
su Biagi. Il centrosinistra non ha avuto nulla da obiettare e così
Claudio
Scajola ha ottenuto la piena riabilitazione politica.
7. GENOVA, LUGLIO 2006
Dal 19 al 22 luglio sono in programma a Genova una serie di iniziative e
convegni nel quinto anniversario del G8. Fra gli appuntamenti, nel
pomeriggio di giovedì 20 in piazza Alimonda il ricordo dell'uccisione
di
Carlo, e venerdì 21 la fiaccolata alla scuola Diaz. Quest'anno il
nostro
Comitato ha organizzato, fra le altre cose, un concorso letterario sul tema
“Genova 2001, io non dimentico”. La cerimonia di premiazione
è in programma
nel pomeriggio di venerdì 21.
LE NOSTRE INIZIATIVE
IL PROGRAMMA DEL COMITATO PIAZZA CARLO GIULIANI
8. IN RIVISTA
Ci sono alcune riviste che hanno dedicato ampio spazio al quinto
anniversario del G8, mettendolo anche in copertina. Sono i settimanali
Carta e Diario, i mensili Altreconomia e Linus. Vi invitiamo a fare un
salto in edicola (nel caso di Altreconomia, che non va in edicola, nelle
botteghe del commercio equo e solidale).