COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
Newsletter n. 13– 23 Febbraio 2006
COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
NEWSLETTER n. 13 - febbraio 2006
1. RACCOLTA FONDI
2. I PROCESSI IN CORSO
3. IL PROGRAMMA DELL'UNIONE
4. L'OSSERVATORIO
1. RACCOLTA FONDI
La raccolta fondi per il sostegno alle attività legali è più
che mai aperta. Negli ultimi mesi, con il black out informativo sui processi
in corso, il flusso delle donazioni è rallentato. Occorre invece
rinvigorire il finanziamento, perché tutti i processi sono in corso
e segreteria e legali lavorano a pieno ritmo. Invitiamo tutti a organizzare
cene, conferenze, iniziative pubbliche: il Comitato è pronto a collaborare.
Il conto corrente postale: n. 34566992 intestato a: Comitato Verità
e Giustizia per Genova
oppure Banco Posta ABI 07601 _ CAB 01400 _ c/c numero 34566992 - c/f 95076940105
2. PROCESSI IN CORSO
I processi proseguono il loro percorso, senza che ne arrivi l'eco sui principali
media. E dire che le testimonianze che si succedono - in particolare nei
dibattimenti per i fatti della Diaz e di Bolzaneto - sono sconvolgenti.
Decine di testimoni sono intervenuti in aula, molti arrivando dall'estero:
sta emergendo un quadro di abusi, di violenze, di violazioni della legge
e delle regole di comportamento che non ha precedenti nella storia di questo
paese. Ascoltando le testimonianze si ha una percezione nettissima della
sospensione dello stato di diritto avvenuta durante le giornate di Genova.
Il silenzio che circonda i processi rende ancora più inquietante
l'effetto dei racconti fatti dai testimoni: si ha la sensazione di vivere
in un paese che non vuole fare i conti con quell'abisso di illegalità
e negazione dei diritti umani che fa parte del suo presente. I media tacciono,
gli imputati disertano le udienze, il ceto politico si occupa di tutt'altre
cose. Eppure nel tribunale di Genova è in ballo la credibilità
delle istituzioni e della stessa democrazia italiana. Al momento uno dei
pochi modi disponibili per seguire con costanza i processi è collegarsi
al nostro sito, che mantiene una rassegna stampa aggiornata (attingendo
dalle cronache locali dei quotidiani genovesi e dalle poche testate italiane
e straniere che pubblicano a volte dei resoconti delle udienze). Vi invitiamo
a visitare il sito per farvi un'idea della gravità di quanto sta
emergendo.
La mailing list (include la rassegna stampa)
per aderire mandare un messaggio vuoto a: veritagiustiziagenova-subscribe@yahoogroups.com
3. IL PROGRAMMA DELL'UNIONE
La nostra campagna di raccolta firme per la petizione "Mai più
come al G8" - condotta insieme con Comitato Piazza Carlo Giuliani e
Arci - è stata in parte recepita nel voluminoso programma dell'Unione
per le prossime elezioni del 9 aprile. Il programma indica fra i provvedimenti
di un eventuale governo di centrosinistra la costituzione di una commissione
parlamentare d'inchiesta sui fatti di Genova, l'introduzione dell'obbligo,
per gli agenti in servizio di ordine pubblico, di indossare un codice di
riconoscimento ben visibile e l'approvazione di una legge sulla tortura.
Ecco le formulazioni testuali riprese dal programma:
LA COMMISSIONE. "La politica del centrodestra al riguardo ["la
crescente domanda di sicurezza da parte della collettività"]
si è mostrata del tutto indifferente: a vuoti annunci si sono affiancate
misure che contrastano con il rispetto della legalità, l’inerzia
rispetto alla criminalità economica, un abbassamento della guardia
nel contrasto alla criminalità organizzata, l’utilizzo delle
forze di polizia per operazioni repressive del tutto ingiustificate; basti
pensare ai fatti di Genova, per i quali ancora oggi non sono state chiarite
le responsabilità politica e istituzionale (al di là degli
aspetti giudiziari) e sui quali l’Unione propone, per la prossima
legislatura, l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta".
(pag.77)
I CODICI DI RICONOSCIMENTO. Fra gli interventi "di coordinamento e
semplificazione dell’ordinamento del personale" figura anche
"la definizione di regole per migliorare la riconoscibilità
degli operatori delle forze dell'ordine nel corso delle operazioni di ordine
pubblico, per una maggiore efficacia e trasparenza di queste attività".
(pag. 80)
LA TORTURA. Fra le novità per il codice penale si prevede "l'introduzione
della fattispecie del reato di tortura". (pag. 65)
La nostra petizione, sottoscritta da oltre diecimila persone, chiedeva
anche altre cose:
di estendere ai fatti di Napoli (marzo 2001) le competenze della commissione,
la messa al bando del gas Cs, la formazione del personale di polizia alle
tecniche della nonviolenza. Non compare nel programma nemmeno la questione
della sospensione degli agenti sotto processo, molti dei quali promossi
nonostante le gravità dei fatti accertati e le inchieste aperte.
Comunque sia, il nostro impegno dev'essere costante e dovrà intensificarsi
all'indomani del voto, affinché sia possibile in sede parlamentare
realizzare i nostri obiettivi.
La petizione "Mai più come al G8"
4. L'OSSERVATORIO
Stiamo lavorando alla costituzione di un osservatorio internazionale sui
processi, formato da personalità della società civile. L'osservatorio
seguirà le udienze e si impegnerà per far conoscere all'opinione
pubblica il rilievo civile e politico di quanto vi viene discusso. Nelle
prossime settimane daremo l'annuncio della sua costituzione.