COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
Newsletter n. 11– 08 Giugno 2005
COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
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NEWSLETTER n. 11 - Giugno 2005
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SOMMARIO
1. Il processo Diaz
2. Le costituzioni di parte civile, il no del Comune
3. Bolzaneto in tribunale
4. Il processo ai 25 e piazza Alimonda
5. I primi risarcimenti
6. Si prepara luglio
7. Un nuovo libro
1. IL PROCESSO DIAZ
Dopo "la falsa partenza" del 4 aprile, con la prima udienza che
si risolse nell'annuncio di un immediato rinvio, il processo per i fatti
della Diaz sembra prendere contorni più precisi. Il timore che il
reale avvio delle udienze slittasse ad ottobre, per via del trasferimento
di un giudice e del pensionamento di un altro, si è ridimensionato.
Le udienze riprenderanno il 29 giugno, con un nuovo collegio di giudici,
questa volta definitivo. Il ritmo dovrebbe essere quello di due udienze
a settimana, per quanto le vacanze estive imporanno una lunga interruzione.
Il processo, come è noto, riguarda ventotto funzionari e dirigenti
della polizia di stato, per reati che vanno dalla calunnia al falso al concorso
in lesioni. Il 12 ottobre comincerà il processo per il ventinovesimo
funzionario indagato. La sua posizione era stata stralciata all'inizio dell'udienza
preliminare, perché l'agente era in coma in seguito a un incidente
automobilistico. Ora si è ristabilito e così dovrà
affrontare il giudizio.
2. LE COSTITUZIONI DI PARTE CIVILE, IL NO DEL COMUNE
La costituzione di parte civile, com'è noto, consente alle vittime
di un reato di essere presenti al processo in qualità di parti lese
per ragioni fisiche, morali o materiali, a seconda dei casi. Le parti civili
sono rappresentate da propri avvocati e così possono intervenire
durante le udienze, svolgendo un ruolo attivo nel processo. Quasi tutti
i 93 che furono arrestati alla scuola Diaz nella notte del 21 luglio si
sono costituiti come parti civili. Altrettanto hanno fatto - presentando
la richiesta al tribunale, sulla quale i giudici dovranno decidere alla
prossima udienza - il Genoa social forum, che organizzò le manifestazioni
del luglio 2001 e prese in affitto la scuola Diaz, e la Federazione nazionale
della stampa. Quest'ultima, che è il sindacato unico dei giornalisti,
ha chiesto di costituirsi come parte civile per l'aggressione alla libertà
di stampa causata dalla irruzione illegittima alla scuola Pascoli (di fronte
alla Diaz), dove aveva sede il Media center allestito dal Genoa social forum,
e per le violenze subite durante le due irruzioni da alcuni giornalisti
(Enrico Fletzer, Mark Covell, Lorenzo Guadagnucci, Sebastian Zehatschek).
La presenza del Gsf e della Fnsi, se le richieste saranno accettate, darà
al processo un maggiore rilievo sociale e politico, perché contribuirà
a mettere in evidenza come i fatti della Diaz abbiano leso alcune garanzie
fondamentali tipiche dello stato di diritto. E' mancata invece una terza
richiesta di partecipare al processo, quella del Comune di Genova. Il sindaco
Giuseppe Pericu, nell'estate 2004, aveva garantito che il Comune avrebbe
richiesto d'essere parte al civile, ma questo non è avvenuto. Pericu
- di fronte alle pressanti e personali richieste del nostro Comitato e dell'onorevole
Vittorio Agnoletto, ex portavoce del Genoa social forum - ha spiegato che
il Comune ha già ottenuto un risarcimento dall'assicurazione per
i suoi computer sfasciati dagli agenti durante l'irruzione alla scuola Pascoli,
e che perciò sono venuti meno i motivi per richiedere la costituzione
di parte civile, che è fanalizzata - anche - al risarcimento dei
danni morali o materiali.
E' inutile dire che l'atteggiamento del Comune di Genova ci pare mediocre
e deludente. Avevamo chiesto a più riprese al sindaco e alle forze
politiche che lo sostengono di essere presenti al processo per indicare
l'unica posizione possibile di fronte a eventi così abnormi: dalla
parte dei diritti, della costituzione, della legalità democratica,
contro ogni pretesa esplicita o implicita di impunità. Il Comune
di Genova ha preferito defilarsi, trovando la scusa dei computer risarciti,
e non ha colto il rilievo politico del processo Diaz, che si svolge sulla
prima linea di una battaglia contro la limitazione della libertà
d'espressione e del diritto al dissenso, a difesa del pieno esercizio dei
diritti democratici. Un anno fa il Comune di Genova aveva ospitato in città,
su nostra richiesta, i "ragazzi della Diaz" venuti in Italia per
partecipare all'avvio dell'udienza preliminare: pareva il primo passo di
un serio e coerente impegno per i diritti civili, invece Pericu e la sua
giunta hanno deciso di fare marcia indietro.
- Giugno 2004: il Comune annuncia la costituzione di parte civile (dal
Secolo XIX)
- Maggio 2005: il Comune smentisce se stesso (da Repubblica-Genova)
- I nostri appelli alla giunta comunale
- La scelta del sindacato dei giornalisti
3. BOLZANETO IN TRIBUNALE
Si è conclusa anche l'udienza preliminare per i fatti di Bolzaneto
ed è stata finalmente fissata la data per l'avvio del processo. Il
12 ottobre saranno in tribunale 45 imputati, fra agenti della polizia di
stato, guardie carcerarie, carabinieri e medici. I reati contestati, a vario
titolo, sono: abuso d'ufficio, violenza privata, falso ideologico, abuso
di autorità contro detenuti o arrestati, violazione dell'ordinamento
penitenziario e della convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo
e delle libertà fondamentali. Il giudice dell'udienza preliminare
ha prosciolto uno degli imputati per i quali i pm avevano chiesto il rinvio
a giudizio; un altro agente sarà giudicato a parte con il rito abbreviato.
- Un articolo sul rinvio a giudizio
4 IL PROCESSO AI 25 E PIAZZA ALIMONDA
Proseguono a Genova le udienze del processo contro 25 manifestanti accusati
di devastazione e saccheggio. Nelle ultime settimane sono stati ascoltati
numerosi testimoni: fra questi gli agenti in servizio il 20 luglio in piazza
Alimonda. Dalle loro deposizioni - spesso farraginose - sono emerse alcune
novità sull'uccisione di Carlo Giuliani; è stato anche possibile
parlare della profonda ferita comparsa sulla fronte di Carlo Giuliani dopo
la sua morte, causata - secondo quanto emerso dalla contro inchiesta di
Pillola Rossa - dai colpi inferti sul cadavere di Carlo usando un sasso.
- Alcune notizie dal processo
www.piazzacarlogiuliani.org
- La contro inchiesta di Pillola Rossa
http://www.piazzacarlogiuliani.org/pillolarossa/index.php
5. I PRIMI RISARCIMENTI
L'avvocato Anna Maria Tonioni e la dottoressa Antonietta Costantino sono
le prime persone ad avere ottenuto un risarcimento dallo stato per le violenze
subite per strada ad opera delle forze dell'ordine. Il tribunale civile
ha assegnato un risarcimento di 14.600 euro all'avvocato Tonioni, che faceva
parte del servizio legale allestito dal Genoa social forum, e di 13.000
alla dottoressa Costantino. Entrambe erano state aggredite, insieme con
altre persone, da agenti in tenuta anti sommossa e con il volto coperto
da caschi e visiere.
- Un articolo sulla sentenza del tribunale civile
6. SI PREPARA LUGLIO
Anche quest'anno, per il quarto anniversario del G8, sono previsti alcuni
eventi a Genova, in particolare nelle giornate del 20 e 21 luglio. Non c'è
ancora un calendario completo, che diffonderemo prossimamente.
7. UN NUOVO LIBRO
E' uscito il nuovo libro di Lorenzo Guadagnucci, membro del Comitato. Si
intitola "La seduzione autoritaria. Diritti civili e repressione del
dissenso nell'Italia di oggi", pagine 144, 9 euro. Il libro è
acquistabile anche on line su www.nonluoghi.org. Il ricavato delle vendite
sarà devoluto al Comitato.
- La scheda del libro
http://www.veritagiustizia.it/docs/libri_seduzione_aut.php