Genova, nome per nome

CARLO GUBITOSA, "Genova, nome per nome. Le violenze, i responsabili, le ragioni. Inchiesta sui giorni e sui fatti del G8", Altreconomia-Terre di Mezzo-Berti, 624 pagine, 25 euro (incluso cd-rom)

Due anni di lavoro per raccogliere e confrontare tutte le fonti, visionare tutti i filmati e gran parte delle foto scattate a Genova, leggere i documenti, le deposizioni, le perizie, sentire i testimoni, confrontare le rispettive "verità".
Due anni di inchiesta a largo raggio che ora, alla vigilia dei processi per gli scontri e le violenze dei giorni del G8, finiscono in un libro di 624 pagine pubblicato insieme da Altreconomia e da Terre di mezzo (Editrice Berti). Una follia dal punto di vista dell'impegno e degli investimenti; ma una di quelle "follie" del giornalismo che hanno il pregio di avvicinarsi alla verità.
Autore Carlo Gubitosa, della rete telematica "Peacelink", ha vussto i giorni del G8 nell'ambito di un pool di giornalisti (Altreconomia, Terre di mezzo e poi Nigrizia, Redattore Sociale e altri ancora) che, in collegamento tra loro, hanno avuto il pregio di seguire a 360 gradi gli scontri di piazza, le violenze ma anche le proteste pacifiche, le azioni nonviolente, i convegni e i forum alternativi.
In quei giorni di due anni fa il frutto di tutto questo è stata un'agenzia indipendente su internet (qualcuno la ricorderà: "Altrinformazione" era la testata, che poi è rimasta per essere utilizzata anche in altre occasioni).
Ma poi sono rimaste le domande: come è potuto accadere che il 20 luglio un ragazzo di 23 anni, Carlo Giuliani, sia morto ammazzato da un carabiniere, Mario Placanica, ancora più giovane. Come è stato possibile ignorare l'esistenza del black bloc e, viceversa, come è stato possibile che centinaia di arrestati -moltissimi dei quali estranei a qualsiasi scontro- siano finiti in un incubo di violenza e soprusi come il "carcere temporaneo" di Bolzaneto.
O quello di Forte San Giuliano. E poi ancora i perché della mattanza alla scuola Diaz, le cariche contro i manifestanti inermi, in alcuni casi la vera e propria sospensione dello Stato di diritto.
Carlo Gubitosa ha avuto il pregio di trasformare questa "memoria" e la paura di quei giorni in una vera e propria inchiesta giornalistica. Così in questi due anni ha raccolto, letto, archiviato, sezionato tutti i documenti (scritti, visivi, elettronici, audio) che riguardano quei giorni. Ma, soprattutto, ha ricostruito le scelte e le responsabilità.
Il libro è un'inchiesta storica accurata, dettagliata, approfondita fino al limite della sopportazione. Ma è, soprattutto, un atto di passione giornalistica e civile. Adesso abbiamo bisogno dei nostri lettori: di quanti a Genova c'erano e non hanno smesso di ricordare, e di tutti coloro che non c'erano e, al di là delle semplificazioni ideologiche, vogliono ancora capire come sono andate le cose.

Carlo Gubitosa, giornalista della rete telematica Peacelink, ha già pubblicato i volumi "Telematica per la Pace" (1996), "Oltre Internet" (1997), "Italian Crackdown" (1999), "L'informazione alternativa" (2002).

 

.
.