Clorobenzilidenemalononitrile (CS)
Studio tecnico sulla tossicità del 2-Clorobenzilidenemalononitrile (CS) eseguito dalla Committees on Toxicity, Mutagenicity and Carcinogenicity of Chemicals in Food, Consumer Products and the Environment - Comitato sulla Tossicità, Mutagenicità e Cancerogenicità delle Sostanze Chimiche Presenti negli Alimenti, nei Prodotti di Largo Consumo e nell’Ambiente - su richiesta del Ministero della Sanità e del Ministero degli Interni del Regno Unito (Settembre 1999) nel contesto dell’impiego del CS sulla popolazione. La valutazione sulle potenzialità mutagene/genotossica del CS è, secondo il comitato inglese, la seguente: “non esistono preoccupazioni in relazione alla mutagenicità del CS”. Il documento tecnico presentato alla Procura della Repubblica Tribunale di Genova, come parte informativa ed allegato al dossier-denuncia “Sindrome di Genova“ il 15 giugno 2002, dal titolo “Malononitrile - CS: dati sulla mutagenicità”, a firma del Prof. Nicola Loprieno (Università di Pisa), Prof. Angelo Abbondandolo (Università di Genova e IST-Genova) e Dr. Silvia Viaggi (Università di Genova e Ist-Genova) dimostra, su basi scientifiche e basandosi su dati sperimentali, che una sostanza del tipo del CS potrebbe essere classificata dalla Commissione Europea (Direttiva sulle sostanze pericolose 675/148/CEE) nella classe 3, e cioè: “Sostanze che presentano risultati positivi rivelanti in più saggi di mutagenicità, per le quali non siano disponibili dati rilevanti in vivo. Sostanze di questo tipo rappresentano un pericolo per l’uomo a causa dei loro possibili effetti mutageni” (Regolamento del Consiglio Europeo 793/93/CEE del 23 marzo 1993. O.J. n.L84 del 5.4.1993).
Il Prof Dr. Uwe Heinrich (Hannover, Germany September, 2000), nel lavoro dal titolo “Possible lethal effects of CS tear gas on Branch Davidians during the FBI raid on the Mount Carmel compound near Waco, Texas, April 19, 1993”, conclude che esiste la possibilità che il gas CS sia mortale.
J_of_Chromatography_A_952_(2003)_205_213.pdf
Timothy A. Kluchinsky Jr., Michael V. Sheely, Paul B. Savage and Philip A. Smith, “Formation of 2-chlorobenzylidenemalononitrile (CS riot control agent) thermal degradation products at elevated temperatures”, Journal of Chromatography A, Vol. 952 (2002) pp.205-213. Gli autori, appartenenti all’United States Army Center for Health Promotion and Preventive Medicine (Aberdeen, MD, USA), analizzano i prodotti di decomposizione termica che si generano, mediante gas cromatografia e spettroscopia di massa, dal riscaldamento del CS tra una temperatura tra 300°C e 900°C. I ricercatori evidenziano che solo il 40% delle sostanze chimiche che si formano dalla decomposizione termica del CS sono conosciute (dosi letali e la tossicità) mentre del rimanente (60%) non si conosce ancora nulla!
A.M-B.Zekri, W.W.K.King, R.Yeung and W.R.J:Taylor, “Acute mass burns caused by o-cholorobenzylidene malononitrile (CS) tear gas” Burns, Vol. 21, N.8 (1995) pp.586-589
“Convenzione sulla Proibizione dello Sviluppo, Produzione, Immagazzinaggio ed Uso di Armi Chimiche e sulla loro Distruzione” conclusa a Parigi il 13 gennaio 1993, ratificata in Italia nel 1995 ed entrata in vigore con il deposito del sessantacinquesimo strumento di ratifica il 29 aprile 1997.
rubber_bullets Israeli-arab conflict.pdf
Un’interessante studio sulle ferite causate dalle pallottole di gomma sparate dalla polizia israeliana durante il conflitto arabo-israeliano dell’ottobre 2000. Ahmad Mahajna, Nabil Aboud, Ibrahim Harbaji, Afo Agbaria, Zvi Lankovsky, Moshe Michaelson, Doron Fisher and Michael M Krausz, “Blunt and penetrating injuries caused by rubber bullets during the Israeli-Arab conflict in October, 2000: a retrospective study” The lancet, Vol 359, May 25 (2002) p.1795.
Una panoramica delle possibili armi “non letali” presentata dal Systems Manager del “Non Lethal Materiel Program” americano Dr. Hildi S. Libby.
Pubblicato da “Sunshine Project” (http://www.sunshine-project.org/) i programmi scientifici e le relazioni economiche istituite dal Joint Non-Lethal Weapons Directorate (JNLWD) - Direttorato per l'impiego di armi non letali - del Pentagono che dimostra come gli Stati Uniti, in collaborazione con istituti di ricerca pubblici e privati, stiano attivamente valutando l'impiego su larga scala di armi chimiche “non letali” (tra le quali alcuni agenti farmacologici) per operazioni di ordine pubblico.
Pubblicato da “Sunshine Project” (http://www.sunshine-project.org/) alcuni schemi tecnici sulle armi chimiche “non letali” studiate dal americane dal Joint Non-Lethal Weapons Directorate (JNLWD)