GENOVA, APPELLO PER LA DEMOCRAZIA E I DIRITTI

Dopo 26 mesi si sono chiuse le indagini sui pestaggi alla scuola Diaz e sulle torture nella caserma di Bolzaneto. Amnesty International ha scritto che a Genova durante il G8 del 2001 ci fu una "breve ma intensa parentesi della democrazia, la più vasta e cruenta repressione di massa, una violazione dei diritti umani di proporzioni mai viste in Europa nella storia più recente". A Genova furono calpestati i diritti di centinaia di persone e fu umiliata la democrazia. Lo stato di diritto fu sospeso. Un ragazzo di nome Carlo Giuliani è stato ucciso durante una manifestazione e, nonostante le contrastanti perizie sulle cause della sua morte, non ci sarà un processo.

Le testimonianze raccolte in questi due anni, gli atti delle inchieste sulla Diaz e su Bolzaneto compongono un quadro allarmante di abusi, violazione delle leggi, disprezzo per le regole di base della democrazia. E' arrivato il momento di fare giustizia, di individuare tutte le responsabilità fino ai più alti livelli, senza impunità o protezioni per alcuno. Ci sentiamo vicini alle vittime e ai testimoni di quei fatti, e chiediamo ai cittadini democratici di unirsi al nostro appello per la difesa della legalità, delle garanzie costituzionali, dei diritti civili. La magistratura deve procedere con il massimo di serenità e di rigore, in piena autonomia.

Vista la gravità dei reati contestati ad altissimi funzionari della polizia di Stato, anche a tutela del prestigio e della credibilità delle forze dell'ordine, chiediamo al parlamento di istituire al più presto una commissione parlamentare d'inchiesta, che accerti il contesto politico e operativo della gestione dell'ordine pubblico durante il G8 del 2001 e individui tutte le possibili responsabilità. Tutto questo è necessario affinchè quanto avvenuto nei giorni del G8 non si ripeta mai più.


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