01.06.04
ROMA E LA VERITA' SU GENOVA
COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
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comunicato
ROMA E LA VERITA' SU GENOVA
il 2 e il 4 giugno ci saranno in Italia molte manifestazioni contro la guerra in Iraq, contro la visita di Bush in Italia, per ricordare innanzitutto la nascita della Repubblica Italiana che, nata dopo le tragiche esperienze della seconda guerra mondiale e grazie alla resistenza antifascista, ha tra i suoi principi fondamentali il ripudio della guerra.
Da molte parti è stata citata Genova, luglio 2001, come esempio di manifestazione pericolosa e violenta che potrebbe ripetersi nei prossimi giorni a Roma.
E' bene ricordare a tutti quelli che in questi giorni parlano di manifestanti inferociti pronti a mettere a soqquadro Roma, che quella di Genova fu una grande e pacifica manifestazione popolare, che vide la partecipazione di oltre 300 mila persone, di tutte le età, venute da decine di paesi diversi.
Ricordiamo a tutti che le giornate di Genova del luglio 2001 sono tristemente famose nel mondo perché in quei giorni furono devastate - nel corpo e nello spirito - centinaia di persone che esercitavano il proprio diritto costituzionale alla libertà d'espressione del pensiero. E' successo nelle strade e nelle piazze durante i cortei, alla Diaz, a Bolzaneto, a Forte San Giuliano; un ragazzo di nome Carlo fu ucciso il 20 luglio 2001.
Ricordiamo a tutti che per la notte cilena della scuola Diaz, il 26 giugno prossimo a Genova ci sarà l'udienza preliminare contro 29 dirigenti e agenti di polizia ritenuti responsabili delle violenze gratuite, del ferimento di 82 persone, di aver fabbricato prove false per giustificare l'arresto di 93 persone.
Per altre 49 persone - fra carabinieri, polizia di Stato e penitenziaria, medici ed infermieri - in servizio nella caserma di Bolzaneto, verrà presto chiesto il rinvio a giudizio con le accuse di abuso d'ufficio, violenza privata, falso ideologico, abuso di autorità contro detenuti o arrestati, violazione dell'ordinamento penitenziario e della convenzione per la salvaguardia dei diritti dell' uomo e delle libertà fondamentali. Purtroppo il reato di tortura in Italia non esiste e quindi non può essere ancora contestato, perchè a Bolzaneto centinaia di persone furono torturate, come denunciato da Amnesty International.
A Genova fu ordita una trappola per reprimere e criminalizzare un grande movimento pacifista, ed i frequenti richiami a quei giorni evocano di nuovo trappole e violenza, ma noi insieme ad altre 300.000 persone sappiamo cosa è stata Genova, noi non abbiamo dimenticato le cariche indiscriminate contro i manifestanti, i pestaggi, i black-bloc lasciati indisturbati e liberi di agire.
Per questo chiediamo: quale sarà la gestione della piazza a Roma da parte dei responsabili delle forze dell'ordine? Quali direttive verranno date a chi ha il compito istituzionale di permettere lo svolgimento delle manifestazioni? Quali garanzie vengono date dal governo sul rispetto del diritto a manifestare?
Noi pensiamo che una grande e pacifica presenza alle manifestazioni, l'adesione del maggior numero di associazioni, movimenti, sindacati e partiti sarà la prima garanzia per i manifestanti, per i cittadini di Roma, per gli italiani. Dall'altra parte una presenza non ostentata ed aggressiva delle forze dell'ordine, così come a Firenze nel 2002, sarà un'altra innegabile garanzia.
Invitiamo i manifestanti a stampare ed indossare durante le manifestazioni le pettorine che riportano le violenze inferte ai manifestanti a Genova, alla scuola Diaz e a Bolzaneto, per non dimenticare Genova, perché non ci
sia più un'altra Genova. Le pettorine si trovano sul nostro sito:
http://www.veritagiustizia.it/docs/diaz_pett.pdf
http://www.veritagiustizia.it/docs/bolzaneto_pett.pdf
Comitato Verità e Giustizia per Genova