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15.09.05

PROMOZIONI CONTRO UNA POLIZIA DEMOCRATICA

COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
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comunicato stampa

PROMOZIONI CONTRO UNA POLIZIA DEMOCRATICA

La risposta del sottosegretario Michele Saponaro all'interrogazione di 50 senatori circa le promozioni dei funzionari Alessandro Perugini e Vincenzo Canterini è allarmante. Dalla burocratica risposta di Saponaro si evince che i due funzionari hanno ottenuto il massimo punteggio nella valutazione di ordine professionale attribuita dai rispettivi superiori. Questo significa che la loro condotta durante il G8 di Genova è stata apprezzata e premiata. Ricordiamo che i due funzionari sono attualmente sotto processo: il dottor Canterini per l'irruzione e le violenze alla scuola Diaz, il dottor Perugini per i maltrattamenti sui detenuti alla caserma di Bolzaneto e per il fermo e il pestaggio di un minorenne. Entrambi i funzionari, naturalmente, sono da considerare innocenti fino a sentenza definitiva della magistratura, per quanto la prescrizione quasi certamente li salverà, visto che i processi, a oltre quattro anni dai fatti, sono appena cominciati. Ma la presunzione di innocenza non cambia la realtà dei fatti: alla Diaz furono commesse violenze inaudite e illegittime contro persone inermi (come accertato dalla magistratura che ha prosciolto in istruttoria tutti i 93 arrestati); per quanto accaduto a Bolzaneto esistono decine di testimonianze, comprese quelle di infermieri penitenziari e agenti, sulle violenze commesse contro detenuti; per il fermo e il pestaggio per strada di un minorenne, parlano le immagini ben note riprese da una telecamera delle stesse forze dell'ordine. Sono fatti noti e accertati, che hanno esposto l'Italia alla riprovazione internazionale.
Il dottor Canterini e il dottor Perugini potranno anche essere assolti, o beneficiare della prescrizione, ma le loro promozioni, dopo fatti del genere ricostruiti ormai nei dettagli e in presenza di processi tanto gravi (oltre ottanta agenti imputati, inclusi alti dirigenti), sono un segnale di protezione e un messaggio di impunità lanciato a chi lavora nelle forze dell'ordine e alla cittadinanza.
Se i massimi dirigenti di polizia e i vertici dello Stato, a cominciare dal prefetto De Gennaro e dal ministro Pisanu, avessero davvero a cuore il prestigio delle forze dell'ordine e la loro credibilità democratica di fronte ai cittadini, avrebbero anteposto l'onorabilità della polizia di Stato alle carriere dei due funzionari, chiedendo loro di fare un passo indietro, in attesa del giudizio della magistratura, anziché attribuire una promozione.
Amnesty International, alla vigilia dei processi per i fatti della Diaz e di Bolzaneto, aveva chiesto al governo italiano di sospendere dal servizio tutti i dirigenti imputati (non solo Canterini e Perugini) per dare ai lavoratori di polizia e alla cittadinanza un segnale di trasparenza e di assoluta indisponibilità a tollerare abusi e comportamenti violenti da parte delle forze dell'ordine. Le promozioni sono state la risposta a questa richiesta. Ricordiamo che i vertici di polizia e il governo non hanno mai pubblicamente e apertamente condannato le violenze commesse dalle forze dell'ordine - documentate inequivocabilmente - durante il G8 di Genova, né chiesto scusa alle vittime dei pestaggi e degli arresti arbitrari. E' una macchia sulla credibilità democratica del nostro paese.

Genova, 15 settembre 2005

info: Enrica Bartesaghi 335/5681314
Lorenzo Guadagnucci 380/3906573

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