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10.04.08

Napoli, Genova, I DIRITTI NEGATI

Napoli, marzo 2001 - Genova, luglio 2001 -- Italia aprile 2008:

I DIRITTI NEGATI

A partire dal mese di marzo 2001 fino ad oggi, si sono succeduti in
Italia due diversi governi. Durante i primi mesi del 2001 abbiamo
assistito alla violenta repressione, con pestaggi e torture alla
caserma Raniero di Napoli: governo in carica Amato (centro-sinistra); lo
stesso che ha preparato il G8 di Genova che verrà gestito dal governo
Berlusconi (centro-destra) con tutto il carico esplosivo di morte,
violenza e repressione che tutti conosciamo e che i processi in corso
per Diaz e Bolzaneto hanno ampiamente dimostrato.

Con il governo Berlusconi è stato impossibile ottenere una commissione
d'inchiesta che facesse luce sui fatti di Napoli e Genova, non è stata
approvata una legge che regolamenti il reato di tortura, numerosi
indagati per le violenze della Diaz e le torture di Bolzaneto sono stati
promossi a più alti incarichi, con sommo disprezzo delle vittime, del
loro dolore, dei loro diritti. Nessuno a partire dal presidente della
Repubblica ha chiesto loro scusa.

Con il governo Prodi avevamo ottenuto l'inserimento nel programma della
commissione d'inchiesta per Genova, l'introduzione del reato di tortura,
l'identificazione del personale di polizia in servizio di ordine
pubblico.Nulla di tutto ciò è stato fatto, la commissione d'inchiesta è
stata bocciata in commissione affari costituzionali con la
collaborazione di alcuni partiti dell'Unione, non c'è stato il tempo per
introdurre il reato di tortura ed ancor meno per quello
sull'identificazione. Nel frattempo le promozioni indecenti sono
continuate, spesso con il silenzio assenso da parte anche dei partiti
della "cosiddetta" sinistra antagonista ...

La promozione più indegna è stata quella dell'ex-capo della Polizia
Gianni De Gennaro, indagato per aver cercato di addomesticare il
processo Diaz, promosso a capo del gabinetto del ministro degli Interni
e successivamente commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in
Campania. L'ultima, di poche settimane fa riguarda Francesco Colucci,
ex-questore promosso prefetto, anche lui indagato insieme a De Gennaro.

Da sette anni, inascoltati, chiediamo la sospensione cautelativa di
tutti gli imputati nei processi Diaz, Bolzaneto e procedimenti
correlati, misure disciplinari nei loro confronti a tutela dei processi
in corso, dei diritti delle vittime, del buon nome delle forze di
polizia. Nulla è stato fatto, i processi si concluderanno presto, tutto
cadrà in prescrizione.

In Italia, la tutela dei diritti umani e civili, sono considerati
argomenti che non pagano, vanno bene solo se riguardano altri paesi o
per qualche boutade in periodo pre-elettorale, poi presto ci si
dimentica. Fino a quando i partiti e la cittadinanza non capiranno che
non si tratta di destra o di sinistra, che i fatti di Genova e Napoli
riguardano tutti, che la difesa dei diritti espressi dalla nostra
Costituzione è la base della democrazia, fino ad allora, saremo un paese
a metà.

Enrica Bartesaghi

Presidente comitato verità e giustizia per Genova.

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