13.05.04
LE TORTURE DI BOLZANETO E QUELLE IN IRAQ
LE TORTURE DI BOLZANETO E QUELLE IN IRAQ
Per una strana coincidenza, in questi giorni, si sono incrociate tre notizie
sul tema della tortura:
LE IMMAGINI DELLE TORTURE IN IRAQ
LA RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO PER LE TORTURE DI GENOVA-BOLZANETO
L'INTRODUZIONE DEL REATO DI TORTURA IN ITALIA IN DISCUSSIONE AL PARLAMENTO
Le reazioni a queste notizie, da parte dei massimi responsabili
istituzionali del nostro paese (il Capo dello Stato, il Presidente del
Consiglio, i Ministri, i responsabili delle Forze di Polizia e
dell'esercito) sono state:
di indignazione e condanna (pur con toni diversi) delle torture in Iraq,
silenzio assoluto sulla richiesta di rinvio a giudizio per le torture
perpetrate ai danni di centinaia di persone nella caserma di
Genova-Bolzaneto a luglio del 2001 a Genova (Italia), silenzio dei
responsabili istituzionali e voto favorevole della maggioranza
all'emendamento della Lega che prevede che il reato di tortura in Italia,
sia tale solo se "reiterato".
Perchè questa differente reazione? Perchè l'Iraq è lontano dall'Italia, e di
tortura si può parlare solo se non ci riguarda da vicino? Perchè su quanto
avvenuto a Bolzaneto non ci sono immagini e quindi i media non possono
dedicare servizi televisivi o prime pagine dei giornali? Anche sui lager
nazisti non c'erano immagini, ma questo non ha impedito la reazione e la
condanna dei paesi e dei cittadini democratici.
Perchè l'introduzione del reato di tortura in Italia (con un ritardo di
almeno 15 anni) sta subendo gravissime e vergognose modifiche che portano
l'Italia al livello delle peggiori dittature?
Io chiedo a nome delle centinaia di persone italiane e straniere torturate a
Bolzaneto, al Capo dello Stato italiano, al Presidente del Consiglio, ai
ministri, al Parlamento, ai responsabili delle Forze di Polizia e
dell'esercito, che si esprimano pubblicamente contro ogni tortura, a partire
da quelle che riguardano il nostro paese, contro la legge vergognosa che il
Parlamento sta approvando, che chiedano immediatamente la sospensione di
tutti i 47 indagati per gli abusi e le violenze contro i fermati o
arrestati, per la violazione dell'ordinamento penitenziario e della
convenzione per la salvaguardia dei diritti dell' uomo e delle libertà
fondamentali.
I presunti responsabili di furti all'aereoporto di Malpensa sono stati prima
sospesi e poi licenziati, i presunti responsabili di torture alla caserma di
Genova Bolzaneto sono tutti al loro posto. Torturare in Italia conviene,
rubare dai bagagli no.
Io chiedo ai giornalisti, quelli veri che fanno con coscienza il loro
mestiere, che è quello di informarsi ed informare e denunciare ogni abuso,
ovunque si compia in ogni parte del mondo, di dare un'occhiata al nostro
sito, alla pagina:
http://www.veritagiustizia.it/docs/bolzaneto_pett.pdf
dove sono descritte esattamente le violenze, intrise di fascismo, denunciate
all'autorità giudiziaria da parte di alcune delle centinaia di persone che
in Italia, a Luglio del 2001, ebbero la sfortuna di transitare dal lager di
Bolzaneto, Genova, Italia. Non sono foto, ma brandelli di persone, umiliate
e terrorizzate con sistematica violenza dalle nostre Forze dell'ordine. Non
valgono un servizio televisivo o le prime pagine dei giornali?
Tutte queste persone attendono da tre anni ormai, verità e giustizia per
quanto hanno dovuto subire in quei giorni, la loro vita è stata sconvolta, i
loro sogni rubati,
quanto ancora dovranno aspettare?
Enrica Bartesaghi
Presidente Comitato Verità e Giustizia per Genova
www.veritagiustizia.it
info@veritagiustizia.it