05.05.03
E' un'Italia che ha paura
Genova, dopo l'archiviazione per l'omicidio di Carlo Giuliani
Quest'archiviazione è la sentenza di un'Italia che ha paura. Un paese più coraggioso, un'opinione pubblica più forte avrebbero ottenuto un dibattimento pubblico, un approfondimento dei fatti di piazza Alimonda alla luce del sole, nelle aule di un tribunale. Dopo quasi due anni d'inchiesta, trascorsi fra perizie contrastanti, dichiarazioni contraddittorie, ricostruzioni sempre nuove, l'archiviazione dell'inchiesta è una beffa atroce. Di fronte a tante ombre, la sola via maestra verso la verità e la giustizia è quella di un processo pubblico, in cui confrontare tutte le testimonianze, le prove, le perizie. Con quest'archiviazione si accontenta solo la voglia di oblio sui fatti di Genova che attraversa il paese.
Noi siamo invece convinti che nel luglio 2001 a Genova la democrazia e lo stato di diritto siano stati calpestati, come hanno riconosciuto Amnesty International e altre organizzazioni internazionali. Noi non abbiamo paura
di fare i conti con questa preoccupante verità e anzi riteniamo indispensabile una ricostruzione completa e convincente dei fatti. Perciò continuiamo a chiedere la costituzione di una commissione parlamentare
d'inchiesta sui fatti di Genova.
Siamo convinti che i cittadini abbiano diritto ad un rigoroso accertamento pubblico di tutte le responsabilità, per l'uccisione di Carlo Giuliani come per i fatti della Diaz, di Bolzaneto, per le aggressioni ai cortei e ai manifestanti inermi, per i 18 colpi di pistola sparati dalle forze dell'ordine.
Alla famiglia Giuliani, a tutti i democratici, diciamo che non accettiamo questa archiviazione e che continueremo a batterci per la ricerca della verità e della giustizia.