29.10.02
Dopo il G8, nasce un comitato di cittadini coinvolti nelle inchieste
La Nazione - Firenze, articolo di Chiara Di Clemente.
La signora si presenta come la mamma di Sara. "Sara passava dalla Diaz a riprendere lo zainetto; e' stata fermata, picchiata, portata in ospedale dove le hanno riscontrato un trauma cranico. Ciononostante l'hanno presa e trasferita a Bolzaneto, dove l'hanno di nuovo picchiata. Le hanno impedito di telefonare a un avvocato, cosi' come a casa. Di lei non ho avuto notizie per 24 ore". 24 ore di black-out del diritto. "Sara risulta ancora indagata per associazione a delinquere a scopo di saccheggio e devastazione. Ora abbiamo da affrontare il processo". Con Sara, gli indagati per gli scontri con la polizia alla Diaz sono 93. Trecento, invece, le persone ancora coinvolte nelle inchieste sulle violenze (Bolzaneto, fatti di strada) avvenute a Genova, G8 2001. Tutti ora hanno da affrontare il processo: per questo e' nato il comitato "Verita' e Giustizia per Genova" (www.veritagiustizia.it), presentato dalla presidentessa Enrica Bartesaghi ieri a Firenze, attivo al prossimo Social Forum. E' nato perche' ci sono le spese legali da sostenere, e occorrono soldi: la cifra da raggiungere (avvocati da impegnare a tempo pieno, perizie) e' come uno slogan, un milione di euro, "necessario ad affrontare quantomeno "ad armi pari" la controparte: uno dei legali dei poliziotti, ad esempio, e' l'ex ministro Alfredo Biondi". Per i soldi, nasce "Verita' e Giustizia", e per molto altro ancora: l'attivazione d'un provvedimento d'identificazione delle forze dell'ordine tramite targhette da applicare sulle divise, la costituzione d'una commissione parlamentare d'inchiesta con pieni poteri. Perche' non si dimentichi quel che e' successo a Genova. Perche' soprattutto si sappia cosa davvero e' successo a Genova solo un anno fa.